CRITICITA' DELLA NUOVA TASSA DI STAZIONAMENTO
-La tassa di stazionamento andrà a colpire il turismo nautico italiano e soprattutto quello straniero che puntualmente soggiorna nel mare nostrum.
Questo perché, a differenza del bollo per le autovetture, la nuova tassa non è un tributo sul possesso del bene mobile registrato, ma è semplicemente" una tassa di soggiorno e di transito" applicabile in maniera indiscriminata a tutti quei cittadini stranieri, proprietari di imbarcazioni da diporto che sia per lavoro che per svago andranno a navigare e ormeggiare le loro unità navali in Italia.
- In Italia/1già da un decennio e più si sono sviluppate nel settore del turismo nautico diverse realtà imprenditoriali specializzate nel noleggio e nella locazione di imbarcazioni a vela e a motore il cosiddetto "charter".
La tassa di stazionamentol in questo caso specifico} andrà a colpire uno strumento di lavoro e non di lusso e nemmeno di svago. Pertanto, aovfà essere ricons-iderata l'applicazione alle imprese che svolgono l'attività di noleggio e locazione di imbarcazioni da diporto, già obbligate a versare una miri ade tributi.
- La tassa di stazionamento, in alcuni casi, e soprattutto nel 'Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena dal primo maggio 2012, andrà a sommarsi a quella tassa, sempre di stazionamento, istituita dall 'Ente Parco che viene richiesta a tutti coloro che transitano o si ormeggiano e che, soprattutto, lavorano con le imbarcazioni da diporto nelle acque del Parco Nazionale.
Per fare un' esempio, dal primo maggio 2012 una imbarcazione a motore di 17 metri che svolge l'attività di noleggio e locazione nell' Arcipelago di La l\1addalena dovrà versare all' erario € 3650,00 ( 365gg x €10) per la tassa di stazionamento e € 480,00 per la tassa del parco (4130,00).
\