Dopo l’incontro avvenuto qualche giorno fa tra il sindaco ed uno dei commissari l’avvocato Andrea Gemma , che sono stati prescelti per rappresentare la Valtur dopo il fallimento, le notizie per quanto riguarda La Maddalena per adesso non sono confortanti , anche perché bisogna attendere le risposte a metà gennaio . Intanto Gemma che è uno dei commissari straordinari nominati dal ministero dello sviluppo economico in relazione alla procedura prevista dalla legge Marzano che è quella dell’amministrazione controllata del gruppo Valtur , si è dimostrato disponibile a seguire tutta la vicenda . Il gruppo allo stato attuale ha un debito di circa 340 milioni di euro , dei quali solo 178 milioni con la banca Intesa e pertanto ha detto il sindaco con l’avvocato Gemma << abbiamo stabilito di risolvere alcuni problemi di carattere “ minore “. Problemi che il gruppo Valtur, ha sull’isola di Santo Stefano ,in relazione ad alcune bonifiche di carattere ambientale e soprattutto deve sanare un abuso edilizio compiuto anche se non di rilevante entità .Ma soprattutto ad attivare la procedure per il rinnovo degli scarichi a mare che la Valtur si è fatto scadere e pertanto bisognerà attivare il procedimento con la provincia per riavere la concessione >> Il sindaco a questo punto teme che la Valtur possa rimettersi in piedi e poi magari non si riesce ad aprire il villaggio ,perche vi sono delle inadempienze di carattere amministrativo -<< Per questo – riprende il sindaco .- ho avuto ampie assicurazioni da parte dell’avvocato Gemma , che tutte queste cose saranno fatte nel piu breve termine , ma sono quelle cose che stanno dentro un contenitore generale che è ben piu complesso >> Intanto in questi giorni hanno pubblicato testate nazionali un avviso per raccogliere delle manifestazioni di interesse di eventuali operatori interessati a rilevare tutto il perimetro dell’azienda Valtur . << Per questo - prosegue ancora il sindaco sono pervenute 21 manifestazioni di interesse che allo stato attuale sono generiche è compito dei commissari incaricati di vagliare il tutto per far si che entro i 180 giorni di tempo che si sono presi , si possa salvare il gruppo dall’eventuale fallimento. Noi abbiamo una struttura , intanto appetibile per la location,. Ma anche perché è stata ristrutturata di recente , ci sono si alcune cose da fare , ma il nostro villaggio non presenta situazioni che possano impedire l’apertura ,.Ora si tratta di vedere come finiranno le questioni di carattere generale , i lavoratori sono in qualche modo tutelati a livello nazionale dai sindacati che assieme a me ed ai commissari s tanno seguendo la vicenda e pertanto i 4 dipendenti a tempo indeterminato sono in cassa integrazione , ci sono delle risorse da recuperare per i dipendenti che hanno prestato la loro opera nella stagione precedente e soggetti privati per un importo complessivo di circa centinaia di migliaia di euro .Siamo in attesa e non si può fare diversamente in questa fase attendere che i commissari concludano il loro lavoro . Sono in contatto quasi quotidiano con l’avvocato Gemma al quale ho raccomandato questa struttura essendo una delle pochissime che siano rimaste con un numero rilevante di posti letto che possono attivare in un momento cosi difficile una occupazione seppure stagionale abbastanza rilevante e consistente >>Peone