martedì 4 dicembre 2012

Preoccupazione tra i disoccupatri per i cantieri regionali

<<Siamo fortemente preoccupati per le notizie ricevute negli ultimi giorni riguardo il destino dei fondi regionali da utilizzare per alleviare la drammatica disoccupazione tramite i cantieri comunali. >>Roberto Siro e Marco Poggi del movimento disoccupati e precari ,denunciano questo fatto  e nello stesso tempo scrivono che <<
In questo momento a noi interessa esclusivamente che si presentino i progetti necessari e in tempo utile , entro il 31 dicembre 2012, per evitare la beffa della revoca di questi finanziamenti da parte della Regione Sardegna. >>A loro giudizio le diatribe all’interno della giunta non interessano  anche perché   la
 somma di € 207.000 insieme ai circa 300.000  euro disponibili grazie alla Legge 104, servirebbero a creare posti di lavoro a tempo determinato che non possiamo permetterci di perdere per negligenze o inefficienze dei responsabili di settore. Il balletto di responsabilità tra ufficio tecnico e assessore ora poco importa, ovviamente chi ha sbagliato deve pagare e assumersi tutte le conseguenze, ma confidiamo innanzitutto in un veloce recupero del tempo perso fino a oggi in modo da poter far partire i cantieri comunali senza ritardi. >>Se tale ritardo non sarà riparato nei tempi e modi opportuni, il n Movimento avvierà una denuncia nei confronti di chi ha causato tutto questo, chiedendo sanzioni adeguate compresa la revoca degli incarchi per amministratori o dirigenti, a seconda di chi siano le responsabilità.
<<Per quanto riguarda le azioni immediate, prosegue la nota -vigileremo auspicando in una positiva anche se tardiva soluzione della vicenda, in caso contrario dovesse succedere l'inevitabile e gravissima perdita di tali finanziamenti occuperemo a oltranza il Municipio per protesta contro i responsabili e la leggerezza dimostrata, anche in questa occasione, nei confronti di un urgente e drammatico problema come la mancanza di posti di lavoro e la totale assenza di volontà nel voler affrontare il disagio sociale dei senza reddito a La Maddalena.Peone


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