Noi si ferma l’onda della protesta da parte dei cittadini e dei partiti dopo la decisione
della ASL di tagliare i servizi del Paolo merlo . Oggi , a nome del direttivo ,
cittadino del Partito Democratico ,la segretaria Veronica Corso, esprime forte
preoccupazione per l’atto aziendale della Asl, che è l’ennesimo duro colpo ad
una comunità che sta attraversando una delle fasi più difficili della propria
storia. <<Si tratta di tagli che possono rappresentare l’anticamera di un
drastico ridimensionamento del Paolo Merlo.Lo
spirito di maggiore razionalizzazione, efficienza e risparmio che deve
animare tutta la pubblica amministrazione non può procedere con una logica da
pallottoliere quando sono in gioco il fondamentale diritto alla salute e l’equita del trattamento sanitario.>>Lo
impone , soprattutto la specifica condizione
di insularità, acuita dal peggioramento della situazione dei collegamenti
marittimi, che è un fattore decisivo che non può essere quantificato in una
mero calcolo ragionieristico.>>Chiudere il Punto Nascite – afferma Corso
-significa anche simbolicamente negare il diritto al futuro di questo
territorio.
Esprimiamo gratitudine al personale e alla
dirigenza del Paolo Merlo che, lontano dai riflettori, si prodigano per
garantire un buon servizio ai cittadini ma serve un forte impegno della
politica affinché ci sia il necessario ricambio quando molti andranno in
pensione.La Regione deve riorganizzare con un nuovo modello il sistema
dell’offerta sanitaria nelle isole mettendo al centro i reali bisogni dei
cittadini.Mentre nell'immediato la sezione cittadina del Patito Democratico
chiede all'amministrazione comunale di farsi parte attiva presso tutte le sedi
istituzionali per evitare che venga depotenziata la struttura del Paolo Merlo e
rivolge un appello a tutte le forze politiche e sociali dell'isola affinché si
uniscano in questa vertenza.
Il nostro è
dunque un no convinto al piano dei vertici della Asl sull’Ospedale. Allo stesso
tempo riteniamo serva un progetto di lungo respiro che ripensi la presenza e il
ruolo di questo prezioso e fondamentale presidio nella nostra isola, guardando
oltre l’emergenza di questi giorni e programmando il futuro.Riteniamo che la Regione,
titolare della sanità, debba approvare un piano sanitario specifico per le
isole minori, per una programmazione integrata con il territorio che consideri
le criticità e preveda interventi mirati a cominciare ad esempio da degli incentivi
per il reclutamento di personale medico specializzato.
Anche Il
Gruppo Socio Politico Cristiano di La Maddalena , dopo diverse riunioni , è ancor
più convinto nel proseguire la sua battaglia
contro l'ASL n. 2 di Olbia per i tagli di posti letto (con graduale e
progressiva chiusura dei reparti) previsti nel Piano Aziendale.
Per scendere
nello specifico il Gruppo contesta l'Atto aziendale perchè, <<oltre a
ridurre del 50% la ricettività del Presidio ne azzera la sua funzionalità. Tale
atto trasforma tutti i reparti in "apparati" privi di identità.
Questo è il presupposto per la chiusura totale dell'Ospedale nei prossimi anni.
>>A giudizio del responsabile Vincenzo La Cava
,la proposta
dell'ASL disconosce per l'Ospedale di La Maddalena e non per
quello di Tempio, l'art. 4, punto 4, e l'art. 6, punto 3, della Legge
Regionale 17.10.2012 ed altre Leggi Nazionali per cui si evince la volontà
politica di trasferire, sicuramente ad Olbia, i posti letto e, di conseguenza,
il personale del Paolo Merlo. In tal modo viene mortificata la professionalità
degli stessi operatori sanitari obbligando i maddalenini a recarsi fuori
dall'isola per usufruire di semplici interventi di base.
Tra i tanti
tagli programmati si prenda ad esempio il punto nascite, che verrà soppresso
sottacendo che tale provvedimento implica la chiusura totale dell'ostetricia e
della pediatria. Eppure i parametri riferiti a questo settore sono superiori a
quelli di Olbia e di Tempio. I dati relativi al reparto di Medicina, ora
declassato, non sono del tutto corretti perchè non si tiene conto che nell'anno
2010 c'erano lavori in corso di ristrutturazione delle corsie. Il Pronto
Soccorso, che doveva essere il cardine dell'intera struttura ospedaliera, viene
declassato ed accorpato ad un altro servizio. La dialisi, prima connessa con il
Reparto di Medicina, viene associata ad Olbia.
Mentre nei
paesi limitrofi si attivano "Case della Salute" e "RSA", a La Maddalena la RSA viene
trasformata in uffici amministrativi. Chiediamo un' iniziativa unitaria di
tutte le componenti della comunità isolana, Sindaco in testa, per ribaltare
nella sua interezza tale Atto Aziendale. Peone