«Si ha notizia che entro il 2013, saranno chiuse le sale
d’attesa per i passeggeri delle seguenti stazioni ferroviarie: Bonorva, Borore,
Elmas, Golfo Aranci, Marrubiu, Monti, Pabillonis, Paulilatino, Ploaghe, Porto
Torres, Sanluri, Serramanna, Siliqua, Solarussa e Uras, chiusure che si
aggiungono a quelle di molti anni fa».
Questa
grande preoccupazione è stata manifestata alla Giunta da Renato Lai Consigliere
regionale del PdL che, sull’argomento, ha presentato una interrogazione.
«In
questi ultimi anni il Gruppo FSI ha
posto in essere un vero e proprio smantellamento del sistema ferroviario sardo
- scrive Renato Lai - e la Divisione Cargo di Trenitalia aveva già eliminato le
stazioni periferiche per il trasporto merci e il relativo scambio intermodale
nel nord est dell’Isola, determinando così la fine dello stesso trasporto merci
in Sardegna».
«Il grado
degli investimenti nella rete ferroviaria sarda, rispetto alla media nazionale,
è molto basso».
«La stessa
RFI deve essere chiamato a rispondere della scarsa attenzione nei riguardi
della Sardegna – prosegue -. Scarsa attenzione che ha provocato gravi
conseguenze che hanno colpito non solo i passeggeri sardi ma anche il nostro
sistema produttivo che non può più usufruire di un servizio come quello del
trasporto merci ferroviario, senza il quale non è pensabile una seria
prospettiva di sviluppo economico ed occupazionale».
«Le
decisioni relative al contenimento sia dei costi che degli investimenti sono
state prese a Roma, senza un giusto coinvolgimento della Regione Sardegna e
quest’ultima iniziativa di RFI - afferma
ancora il consigliere regionale - è inaccettabile perché elimina la sala
d’attesa, vale a dire uno spazio indispensabile per gli utenti in tutte le
stagioni dell’anno».
«Sintomatico
delle politiche attuate da RFI in questi ultimi anni – precisa l’esponente
politico - è la stazione ferroviaria di Olbia, in cui manca una sala d'aspetto
adeguata all'importanza di quel centro».
Inoltre, questo è il parere di Renato Lai, «la
realizzazione di una nuova stazione ferroviaria ad Olbia, arretrandola di 400
metri in via Vittorio Veneto, (lasciando irrisolto il gravissimo problema dei
passaggi a livello per la continuità della linea ferroviaria per Golfo Aranci),
è stata progettata e finanziata al di fuori di una razionalizzazione e
rimodulazione delle infrastrutture ferroviarie nell’attraversamento
urbano, senza precise indicazioni
progettuali sull’utilizzo delle aree da dismettere e senza riferimenti alla
prevista circonvallazione esterna alla città».
Per questi
motivi, Renato Lai chiede che la Regione s’impegni ad aprire un tavolo di
confronto con FSI per sull’intero sistema ferroviario sardo, che ha perso
competitività a causa delle scarse politiche d’investimento nell’Isola, e
ripristinare e salvaguardare il diritto dei sardi di godere di tutti i servizi
che compongono un dignitoso trasporto ferroviario. Infine, Renato Lai chiede di
conoscere come sta procedendo l’iter legale sui beni statali dimessi avviato
dalla Regione Sardegna contro Rete Ferroviaria Italiana.
CAGLIARI
24 GEN 2013
p.tr.
3468909381