Si è concluso a
Dover nel Kent in Inghilterra il primo Workshop operativo nell’ambito del progetto
NOSTRA - Network Of STRAits che ha visto la partecipazione di due delegati del
parco dell’arcipelago di La Maddalena. Il progetto, vede come protagonisti 16
istituzioni internazionali rappresentative di 8 stretti marini ricadenti
all’interno di paesi aderenti all’Unione europea. L’iniziativa ha come
obiettivo l’elaborazione di forme di cooperazione e gestione integrata per lo
sviluppo economico delle comunità locali a partire dalla tutela e dalla
valorizzazione dell’ambiente e delle biodiversità presenti nel circuito di cooperazione.
Lo scorso mese di ottobre fu proprio lo stretto delle Bocche di Bonifacio con i
tre soggetti aderenti al partenariato: il parco nazionale dell’Arcipelago di La
Maddalena, OEC- Office de l’environnement de la Corse
e la provincia di Sassari ad ospitare i delegati dei diversi paesi. Nel corso
della “study visit” venne presentato il GECT-PMIBB come significativo e
innovativo esempio di buone pratiche di gestione.
Gli obiettivi
generali del protocollo condiviso tra tutti i soggetti aderenti alla rete
NOSTRA mirano ad ottenere il riconoscimento del particolare significato di
“stretto europeo” nelle politiche per l’integrazione e in particolare nei
programmi europei per la gestione dei fondi strutturali nel periodo 2014-2020.
Il progetto finanziato nell’ambito del programma dell’unione europea INTERREG
IVC vede rappresentati gli stretti di Dover, di Messina, di Bonifacio, il
Kvarken, lo Stretto di Sicilia, il Golfo di Finlandia, lo Stretto di Otranto e
il Fehmarnbelt.
Conclusa
nell’annualità 2012 la fase “vedere e apprendere” delle specifiche realtà
appartenenti alla rete degli stretti, il primo appuntamento del nuovo anno ha
segnato l’avvio della fase “analizzare e comprendere”. Nella due giorni
organizzata dal “Kent County Council” si è passati all’analisi operativa dei
contesti ambientali con particolare riferimento alle tematiche e alle
metodologie legate alla gestione delle aree a mare. Nel corso del workshop è
stato presentato il “Seascapes character assessment” strumento di
pianificazione e gestione applicato già da qualche anno dalle istituzioni di
gestione nello stretto di Dover che
amplia il concetto classico di pianificazione territoriale anche alle aree a
mare. Un innovativo metodo che potrebbe rappresentare anche per le altre realtà
della rete un’occasione di sviluppo. L’esempio dello Stretto di Dover che già dal 2005 lavora in partenariato
con il Conseil General du Pas des Calais sul fronte francese è infatti
considerato una significativa esperienza di tutela ambientale in un area come
quella della Manica, particolarmente a rischio in considerazione
dell’elevatissimo traffico di mezzi commerciali.