Comando Provinciale
di Sassari
Nella
mattinata di oggi, a Sassari, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato
esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, traendo in arresto
tre italiani (A. M. 68enne,
Sassarese L. A. 54enne Sassarese
P. F. A. 40enne Sassarese) ed un rumeno (I. M. 37enne Rumeno) responsabili dei reati
di furto, trasporto, detenzione e messa in vendita di armi.
È il
18 di marzo quando in località Marchetto, nell’agro di Sassari, come ogni
giorno i proprietari di una villetta in campagna, dopo aver chiuso la propria
abitazione si recano normalmente al lavoro ma il rientro nasconde un’amara
sorpresa, qualcuno, forzando il portone d’ingresso era entrato nella taverna e
si era portato via i fucili custoditi nella rastrelliera.
Le
indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Porto Torres si sono
concentrate su un gruppo di soggetti che gravitavano nella cittadina turritana
che, per i loro precedenti di polizia, si dimostravano in grado di organizzare
e portare a termine un colpo del genere ma soprattutto in grado di immettere
successivamente i fucili nel mercato clandestino.
La
ricostruzione dei vari momenti della giornata del furto è stata puntigliosa e
dettagliata ed è stata fatta grazie alle dichiarazioni dei vicini di casa e dei
parenti delle vittime. Le informazioni raccolte hanno permesso di indirizzare
l’attenzione degli investigatori sui luoghi generalmente frequentati dagli
indagati e di analizzare con cura, alla luce delle probabili vie di fuga, il
percorso verosimilmente fatto dopo il furto.
Le
indagini, condotte con i metodi tradizionali, sono state caratterizzate da
pedinamenti fatti di giorno e di notte, da lunghi appostamenti che sono serviti
a documentare gli incontri che avvenivano tra i quattro arrestati, sempre
schivi e guardinghi.
I
riscontri investigativi hanno permesso di documentare la dinamica del furto,
fin nei minimi dettagli, la scala appoggiata alla finestra, le armi avvolte in
un lenzuolo e poi la fuga verso un terreno nella disponibilità di uno dei
quattro. Ma il “lavoretto” non era ancora finito, bisognava piazzare la merce
nel mercato clandestino. Qualche possibile compratore era stato individuato, il
prezzo stabilito per ogni fucile si aggirava intorno ai 1000 euro, la gente a
cui vendere doveva essere fidata ed un cliente ritenuto idoneo ancora non era
stato trovato.
I
tempi si stavano stringendo, a pochi giorni dal furto i quattro, non avendo
ancora fatto fuori la merce che diventava scottante, avevano deciso di sparire
per un po’, tanto che il soggetto rumeno sarebbe dovuto partire per la Romania
nella mattinata di domani, il biglietto aereo era già pronto.
Ma
una volta raccolti tutti gli elementi necessari ad integrare i gravi indizi di
colpevolezza un minuzioso rapporto è stato consegnato al P.M. titolare delle
indagini, Dottor Giovanni Caria che ha formulato la richiesta di custodia
cautelare in carcere, successivamente spiccata dal GIP del Tribunale Ordinario
di Sassari, Dottoressa Altieri.
All’alba
di questa mattina i quattro sono stati raggiunti dai militari della Compagnia
di Porto Torres che nel corso delle perquisizioni hanno rinvenuto tre dei
fucili oggetto del furto e dopo le formalità di rito sono stati tutti
dichiarati in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Bancali.