«Fate un uso normale della lingua sarda
come noi facciamo in Catalogna»
Sardi e catalani insieme per ricordare
la figura straordinaria di Antonio Mura Ena,
uno tra i poeti sardi di maggior rilievo
europeo
BONO. 26.05.2014 – «Il sardo è la lingua più adatta a tradurre la lirica
greca nel mondo della contemporaneità e a esprimerne il senso più profondo».
Gaspare Mura ha ricordato così la lezione di suo padre, Antonino Mura Ena, al
Convegno Internazionale svoltosi sabato in un Cine-teatro Rex gremito dal
pubblico, dove è stato celebrato il pensiero del grande intellettuale bonese. «Questo
è uno dei motivi per i quali mio padre aveva un grande rispetto e interesse per
le minoranze linguistiche - ha aggiunto Gaspare, che è docente universitario a
Roma - e preferiva chiamarle lingue regionali».
Con la loro presenza, poeti ed esponenti della cultura catalana hanno
suggellato un rapporto di collaborazione iniziato lo scorso anno a Farrera de
Pallars, nel seminario organizzato dalla Instituciò de Lletres Catalanes e dall’Istituto
Camillo Bellieni. Joan Elies Adell,
direttore Espai Llull e rappresentante della Generalitat ad Alghero, e Laura
Borràs, direttore dell’Istituciò de les Lletres Catalanes, hanno lanciato un forte
appello: «Fate un “uso normale” della lingua sarda, non solo nella vita
quotidiana, ma anche nelle istituzioni, prendendo esempio dal notevole lavoro
fatto in Catalogna».
Emozioni hanno suscitato le liriche del poeta riproposte in versione
melodica dal tenore “Giovanni Maria Angioy” di Bono, e grande è stata l’attenzione
per le letture eseguite sia in sardo che in catalano dalle voci espressive di
Clara Farina, Franco Cocco, Rosa Ballester Figueras, Antonello Bazzu, Iban Llop
e Anna Cristina Serra. Le traduzioni dei testi sono state realizzate durante il
seminario avvenuto a Pattada nei giorni precedenti, con la supervisione di Francesco
Ballone, Giovanni Muroni e Carlo Manca.
Ma il merito dell’appuntamento è indubbiamente di Michele Pinna,
direttore scientifico del Bellieni, che riscoprì i dattiloscritti originali di
Mura Ena dai quali è nata l’opera “Recuida” pubblicata dalla Edes a cura di
Nicola Tanda, presente al convegno tra i relatori. Il rettore dell’Università
di Sassari, Attilio Mastino, ha posto l’accento sulla “filosofia poetante” del Mura
Ena, ricordandone la dimensione internazionale. L’incontro è stato organizzato dall’Istituto
Bellieni in collaborazione con la Regione Sardegna e il Comune di Bono.
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Salvatore Taras
Addetto stampa - Istituto
Camillo Bellieni
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