Anche
l’Italia dei Valori, cercando la conferma per Bruxelles, tra 19 candidati sardi
inseriti nelle liste Europee della circoscrizione Isole, come di consueto si è
affidata per l’accaparramento del proprio consenso elettorale alla malleveria,
talora anche sfacciata, dei galopponi del partito e degli ammessi minori.
Tra questi
ultimi opera anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di La
Maddalena signora Maria Pia Zonca, che, con superficialità e stragrande
disavvedutezza, ha sub odorato l’opportunità di investire il risultato della sua
raccolta elettorale puntando sulla pubblica stima e attendibilità personali,
ritenute acquisite nel settore della Sanità.
E’
universalmente appurato che per non cadere in contraddizione il politico questuante
debba costantemente sfoggiare buona memoria a sostegno del proprio operato ma
ovviamente questa qualità mentale non sembra appartenere alla Zonca perché alle
sue stesse lagnanze sollevate in cronaca dal Gruppo Socio Politico Cristiano a
proposito dell’inefficienza sanitaria maddalenina, il Manager della A.S.L.
aveva recentemente risposto con un’accusa di “falsità” – (Vds. La Nuova
Sardegna del 12 aprile 2014).
Ciò stando,
l’intervento dell’Assessore risultava a priori una inutile iniziativa e mostrava,
anche se spacciato per aperta denuncia e disapprovazione (mai avanzate in
precedenza!), la vera facciata della strumentalizzazione a solo scopo
elettorale.
Infatti, di
tutt’altra natura è risultato in cronaca l’approccio del Manager con la Zonca
(Arcades Ambo), quasi dovesse trattarsi di un “gentlmen’s agreement”.
Atteggiamento prevedibile stante l’accordo siglato a monte tra il Comune di La
Maddalena e la A.S.L. di Olbia il 13 novembre u.s. tra le cui sicumere si vanta
la riapertura funzionale della Chirurgia del “Paolo Merlo” e si stabiliva che
la Residenza Sanitaria di Padule doveva essere gratuitamente alienata alla
A.S.L. di Olbia.
Il tutto con
la complicità dell’intero Consiglio Comunale in cui figuravano ben 4 avvocati
in grado di intraprendere azioni legali di legittima contrapposizione.
E’ nostra
opinione che la rassicurante conclusione del Manager: (Vds…) “l’Ospedale è in
buona salute”, non sia sufficientemente esaustiva vigendo al “Paolo Merlo”
l’obbligo del trasferimento coatto per le patologie più impegnative (C.A.T.S.)
e che pertanto la migrazione degli utenti in altre sedi ospedaliere meriti una
più approfondita verifica sulle concause, stanti i costi eccessivi
dell’inefficace struttura.
Male non
farebbe l’Assessore Zonca, anche per recuperare la sua buona fede, se prima di
rispondere al Manager consultasse i Dirigenti Sanitari dal LUI chiamati in
causa nella sua pubblica comunicazione ed in particolar maniera il Direttore
Sanitario, Dott. Randaccio, con specifico riferimento alla primizia di recente
divulgazione relativa alla Camera Iperbarica rottamata.
Forse ne
sapremo di più e correttamente solo quando si concluderanno le indagini sulla
“Spending Review” da noi richieste al Commissario Cottarelli e si approderà
all’esito della intrapresa “Class-Action”.