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P6 - "La storia ci ha tenuti separati ma la geografia ci unisce. È tempo di ragionare insieme, per rafforzare le relazioni tra noi ed essere più forti nei rapporti con l'Europa." Queste le parole condivise dal presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, e il presidente del Consiglio esecutivo di Corsica, Gilles Simeoni, in apertura della giornata di lavoro che ha portato la delegazione sarda ad Ajaccio. Con il presidente Pigliaru sono presenti gli assessori Massimo Deiana (trasporti), Gianmario Demuro (Affari generali), Donatella Spano (ambiente), Cristiano Erriu (urbanistica), Paolo Maninchedda (lavori pubblici), tutti impegnati nei singoli tavoli di lavoro con i rappresentanti dell'esecutivo corso. "Come abbiamo già detto un mese fa a Cagliari, in occasione della visita del presidente Simeoni, vogliamo aprire una nuova stagione di rapporti tra Sardegna e Corsica, con al centro i temi dell'insularità, svantaggi da superare e opportunità da cogliere", ha spiegato Francesco Pigliaru. "Non c'è spazio per i lamenti generici. Ciò che ci interessa è presentarci uniti a discutere di insularità con l’Unione europea, e farlo partendo da una prospettiva condivisa e su cui si è lavorato congiuntamente. Solo così possiamo raggiungere più rapidamente il nostro obiettivo, che è quello di avere pari opportunità. È un percorso che stiamo affrontando anche con le Baleari, dove andremo insieme a maggio: lavoriamo concretamente per individuare problemi comuni e arrivare a soluzioni specifiche, pensandoci come una macroregione. Siamo le isole periferiche del Mediterraneo occidentale ma siamo anche il ponte verso il nord Africa. È fondamentale capire che, in una prospettiva mediterranea, isole più forti sono un vantaggio anche per l'Europa. Oggi stiamo aprendo il nostro incontro, significativamente, davanti al busto di Pasquale Paoli, un simbolo del pensiero democratico", ha sottolineato il presidente Pigliaru. "Tra pochi giorni, come regione coordinatrice delle politiche di cooperazione mediterranea della Conferenza Regioni, saremo in Tunisia per una visita istituzionale che sarà utile per rafforzare il loro processo democratico. La prossima volta sarebbe importante andarci insieme, portando una voce unica."
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Tutti punti condivisi dal presidente della Corsica Gilles Simeoni, che ha evidenziato quanto ci sia da fare, insieme, soprattutto nei settori dell'economia, dei trasporti, dell'ambiente e della cultura. "Questo lavoro comune - ha spiegato il presidente Simeoni - ci permetterà di limitare al massimo gli svantaggi che derivano dalla nostra specifica condizione geografica e rafforzare il nostro peso non solo nelle relazioni con Bruxelles, ma anche con quelle che ognuno di noi ha con i rispettivi Stati nazionali. Sardegna e Corsica hanno una continuità naturale che dobbiamo ritrovare e che deve essere tale anche in termini di rapporti. Le parole chiave sono concretezza e cooperazione. È tempo di fare i nostri passi. Individuati i problemi, siamo già all'opera nella definizione di una precisa tabella di marcia."