martedì 22 marzo 2016

ERRIU A LEGACOOP: RIFORMA ENTI LOCALI GUARDA A IMPRESE E FAMIGLIE

“Siamo nel pieno della procedura di riordino istituzionale. Ma quella varata due mesi fa non è una semplice riforma di meccanismi istituzionali, bensì è una legge che riguarda tutti: le imprese, le famiglie e i singoli cittadini, oltre naturalmente tutti i poteri locali. Con questo nuovo ordinamento abbiamo voluto disegnare un quadro inedito che guarda anche al sistema economico con evidenti ricadute sulle imprese”. Lo ha detto questa mattina l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu nell’incontro con il direttivo regionale della Legacoop Sardegna.
Il tema della riforma ha suscitato molto interesse negli imprenditori che hanno partecipato alla discussione. L’assessore Erriu, dopo aver illustrato i dettagli della legge 2/2016, ha risposto alle numerose domande e cercato di fugare dubbi e timori da parte degli associati delle zone interne dell’Isola. “La crisi esiste ma non da oggi – ha sottolineato l’esponente della Giunta Pigliaru – Tuttavia non va combattuta, come vorrebbe qualcuno, azzoppando la Città metropolitana di Cagliari. La quale, a sua volta, non deve chiudersi all’interno dei suoi confini, bensì deve aprirsi alle aree rurali e a tutta l’Isola. Se un colosso come Huawei si è interessato a una smart city come Cagliari è soltanto perché il capoluogo sardo è la terza città più cablata d’Italia e la prima per la presenza in percentuale di professionalità nell’ambito dell’ICT rispetto alla popolazione. Questo aspetto deve rivelarsi un beneficio per tutto il territorio isolano. La differenza nel nuovo assetto la faranno le politiche di sviluppo, che dovranno riguardare tutta la regione e non soltanto le aree urbane più complesse, con forme di perequazione tra i territori”.
Molti imprenditori si sono pronunciati a favore della riduzione delle stazioni appaltanti che gestiscono acquisti, forniture e appalti. “Si riducono i centri di spesa – ha spiegato l’assessore Erriu – non solo per rispondere alle esigenze di risparmio ma anche per garantire maggiore efficienza ed efficacia nell’organizzazione dei servizi, maggiore qualità dei servizi stessi, una evidente capacità nel tracciare i processi per la lotta alla corruzione, il raggiungimento di economie di scala e di raggio d’azione, ma anche maggiore specializzazione degli addetti”.

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