OLBIA. RAPINA DI OPERE D’ARTE DI NOTEVOLE VALORE STORICO ED ARTISTICO AVVENUTA AD OLBIA NEL MESE DI AGOSTO 2015. CATTURATO MANDANTE E FIANCHEGGIATORI.
I Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia, collaborati da personale del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, nella mattinata odierna hanno eseguito una misura cautelare di custodia in carcere, due misure dell’obbligo di dimora e sette perquisizioni disposte dal Gip del Tribunale di Tempio Pausania nell’ambito delle indagini dirette dalla Dott.ssa Ginevra Grilletti della Procura della Repubblica di quel centro e correlate alla rapina di opere d’arte avvenuta il 19 agosto 2015 nel comune di Olbia.
Quel giorno, una settantacinquenne proprietaria di un’abitazione in Località Lido del Sole del Comune di Olbia, segnalò all’utenza del Pronto Intervento che poco prima era stata vittima di una rapina ad opera di tre uomini travisati che, dopo essersi introdotti all’interno della sua abitazione, l’avevano malmenata e legata ad una sedia, asportando 21 opere pittoriche di notevole pregio, attribuite a vari autori trai quali Antonio Allegri detto “Il Correggio”, Diego De Silva Velazquez, Hans Holbain, William Turner. Michelangelo, Giuseppe Maldarelli ed altri.
Immediatamente, venivano intraprese da personale del Reparto Territoriale di Olbia, e da personale del Nucleo Carabinieri T.P.C. di Cagliari, le investigazioni che portavano nel tempo ad individuare ed identificare il mandante dell’attività delittuosa in MUGGITTU Gianpaolo, classe 1955 di Mamoiada (NU), imprenditore e parente della vittima, nonché i suoi fiancheggiatori, ricettatori e correi inCATGIU Peppino, classe 1951 di Orgosolo (NU), allevatore;ZUCCA Efisio, classe 1951 di Dolianova (CA), imprenditore. Il MUGGITTU Gianpaolo dopo le formalità di rito e la notifica della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere è stato tradotto presso la casa circondariale di “Badu e Carros” di Nuoro mentre a CATGIU Peppino e ZUCCA Efisio è stata notificata la misure dell’obbligo di dimora presso i rispettivi Comuni di residenza. Eseguite anche ispezioni domiciliari nei confronti di un critico d’arte della Provincia di Firenze e di un pubblico impiegato di Sassari.
Durante l’attività, tra le altre cose, è stata rinvenuta e sequestrata una “parure” in oro, facente parte di un corredo funerario femminile, con certificazione attestante epoca VII-IV sec. A.C. (Magna Grecia) e valore stimato di 1.500.000,00 €, per la quale sono in corso accertamenti tesi a verificarne provenienza e autenticità.
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