Buona Pasqua a tutti gli amici
Per
avere tre foto come queste occorre avere una mente che pensi, come nella grande
maggioranza del genere umano, infima minoranza di assatanati esclusa, poi
occorre fermarsi ogni tanto per riflettere, e qui il numero si restringe, poi occorre
conoscere le liriche di Salvatore Quasimodo, e qui il numero si restringe
ancora, ma basta l’emozione del sole che
tramonta per tornare al numero iniziale, che tutti ci comprende.
E
occorre anche essere al momento giusto (a Settembre, dopo la prima pioggia) a
Porto Palma di Caprera.
Nella
prima immagine ci sentiamo soli, non c’è nessuna presenza, sto tra gli altri ma
sto solo, la luce non rischiara le ombre, tutto è bello ma non lo possiamo
comunicare a nessuno.
Nella
seconda immagine c’è calore, lo splendore dorato di questo attimo ci entusiasma
e, sa di ricchezza, di successo, e allo stesso tempo ci ferisce, avvertiamo che
potrebbe deluderci e cessare.
Arriviamo
al terzo momento e capiamo che la scena termina, ma non c’è tristezza, c’è
ancora luce che splende, e questa giornata è passata, con le gioie, con i dolori, con le speranze, con le
delusioni. Chissà domani.
Il
trittico, per come l’ho pensato prima delle foto, è l’emozione di una vita.
Tutte
le Religioni che credono in un Dio, in un Altissimo, considerano che cessato il
nostro cammino terreno, passeremo ad
altra vita, ma nessuno sa quale. L’unica certezza che abbiamo è che per noi
tutti ci sarà un tramonto terreno. Nessuno sa cosa c’è dopo.
È
tempo di Pasqua: per gli Ebrei è la Pesach,
noi traduciamo passaggio, ma è un passare oltre, verso una liberazione, verso un Messia, verso
un incontro con Dio, per i Cristiani è un passaggio verso la Resurrezione che porta a Cristo, che lo ha insegnato
e vissuto nella sua condizione divina e umana; molti versetti del Corano
ricordano la promessa di Resurrezione, uno dei principi fondamentali
della Religione Islamica, che in altro periodo dell’anno ha la sua Pasqua al-adha la festa
del sacrificio, che è la festa
della fede assoluta, della sottomissione totale al volere di Dio, ricordando il
sacrificio di Abramo, che per dimostrare la sua fede era disponibile a
sacrificare il primogenito Isacco, poi sostituito con un agnello per volere di
Dio (e Abramo e Isacco sono gli stessi degli Ebrei e dei Cristiani).
Io
ho la fortuna di rispettare le coscienze altrui, di credere in Dio e di avere
fiducia: per i valori spirituali che ci hanno uniti, riabbraccerò mia moglie e
questo pensiero illumina il mio tramonto.
Queste
foto sono dedicate ai credenti di tutte le Religioni, agli agnostici, agli atei:
tutti abbiamo bisogno di star bene su questa terra, buon passaggio terreno a
tutti.
Giancarlo HA COLLABORATO ANDREA