La sconfitta
delle truppe Francesi nel 1793 nella
battaglia
contro gli abitanti dell’isola della Maddalena
Gli avvenimenti del 1793, mentre la
Francia bramava di impossessarsi della Sardegna, nel febbraio dello stesso anno, provò senza
riuscirci ad occupare il nostro l’arcipelago. Gli illustratori e pittori del
tempo, specialmente dell’epopea Napoleonica, ci hanno lasciato delle
imprecisioni, talmente manifesti, che fino qualche anno fa si credeva che la
battaglia rappresentata del Denis
Auguste Marie Raffet del 1826, fosse
riferita alla battaglia della Maddalena, invece era attribuiva alla battaglia
di Tolone, dove Napoleone ne fu
l’artefice della vittoria contro gli insorti francesi, legati al Re Luigi XVI e
degli inglesi nel golfo di Tolone. Molti scrittori narrano gli episodi della rivoluzione francese, ma pochi
raccontano la mancata l’occupazione
della Sardegna, specialmente dell’isola della Maddalena, la sconfitta che
contrassegnò la carriera del nuovo imperatore Napoleone Bonaparte, ebbe sempre
a che fare con le isole, quelle di “Santo Stefano (Arcipelago della Maddalena)
– e di
Sant’ Elena, in esilio fino alla
morte” di proprietà inglese nell’oceano
atlantico.
Il 30 giugno, nel salone consigliare del
Comune si è presentata una mostra sulle
vicende della battaglia della
Maddalena, che si inquadravano nel 250°
anniversario della nascita della comunità maddalenina (1767 – 2017), e dello
Stendardo della Santa Patrona per la sua intercessione a favore degli abitanti
dell’isola. E’ stato proiettato un filmato inerente l’attacco francese
realizzato da Piero Zappadu che ne ha fatto un libro. Il relatore rappresentava
gli avvenimenti della tentata
occupazione, mostrando il posizionamento
delle truppe francesi ed il momento della precipitosa fuga verso la Corsica. Il
quadro della battaglia riproduceva la batteria di tiro dell’isola di S. Stefano
comandata dal Capitano di Artiglieria Napoleone Bonaparte, quale secondo in comando.
Un quadro che finalmente fa chiarezza di una inettezza storica,
realizzato qualche mese fa da Giovanni Paulli, pittore di temi storici
militari, che ha ben messo in evidenza quello che accaduto tra il 22 ed il 25 febbraio del 1793.
Questo dipinto rappresentata storicamente il raggruppamento
di comando: Luogotenente colonnello Quenza, della Guardia Nazionale Corsa, e
che aveva, come secondo in comando Napoleone Bonaparte, luogotenente colonnello
della Guardia nazionale corsa e capitano di Artiglieria francese (in licenza).
Bonaparte comandava l’artiglieria con il capitano Moydier del Genio, il gruppo
della milizia corsa e i francesi in armi pronti per traghettare sull’isola di La
Maddalena.
L’opera ha voluto ricercare quelle verità che molte volte
accettiamo senza porsi delle domande,
dove gli stessi autori molte volte raccontano in modo impreciso gli avvenimenti
che rappresentano, oggi possiamo vedere fedelmente quello che successe nel
febbraio del 1793 nell’arcipelago della Maddalena.