Un’ ennesimo taglio sta per colpire il servizio di pulizie svolto dal consorzio centro servizi per gli enti della Marina Militare a La Maddalena. Lo ha denunciato alla stampa il consigliere di minoranza del gruppo Montella Gaetano Pedroni che porta a conoscenza che <<
Si tratta di un taglio di circa il trenta per cento del budget per i servizi di pulizia che andrà inesorabilmente ad intaccare gli stipendi e i posti di lavoro di circa venticinque lavoratori locali.>> Dopo la vicenda dei lavoratori del servizio mensa tocca ora ai lavoratori del servizio di pulizia. <<Lavoratori che svolgono sino a 14 ore settimanali che potrebbero vedere ulteriormente ridotte le ore di lavoro andando a determinare un’ assegno mensile non sufficiente al sostentamento personale e delle famiglie. Un’ appalto che già nel corso dell’anno precedente aveva subito una decurtazione di circa il venti per cento che era stato affrontato sottoponendo a salti mortali i lavoratori e i turni di lavoro. E’ una situazione generale, siamo d’accordo, ma non è possibile continuare a spremere laddove non c’è più sostanza. Non è possibile tentare di far cassa e risparmio sulle spalle di lavoratori che quando ricevono il compenso di sei/ settecento euro al mese è grasso che cola.>> L’incontro che il Sindaco ha tenuto a Roma con il ministro della Difesa pareva essere di buon auspicio rispetto agli intendimenti del Ministero su la Maddalena, ma non è cos . <<. Tutti questi avvenimenti, generano però forti preoccupazioni e dubbi sull’affidabilità delle informazioni e sulla prospettiva che si manifesta in una drammatica realtà. Non è pensabile né accettabile sottoporre ad ulteriore dimagrimento gli stipendi di questi lavoratori concittadini. Non è accettabile chiedere ulteriori sacrifici a persone che sono già pesantemente condizionate da un reddito così basso. Le forti riduzioni dei bilanci ministeriali non possono essere spalmate in tutti i settori indistintamente. Una buona politica saprebbe tener conto degli effetti sociali che questo tipo di tagli generano.>> Di fatto, però , non è così e allora Pedroni propone che il Consiglio Comunale e il Sindaco della città <<si rivolga al Ministro della Difesa per affermare che le logiche di risanamento dei bilanci romani non possono devastare le economie locali e compromettere certi già deboli equilibri occupazionali che la presenza militare in periferia dovrebbe salvaguardare. >>PEONE