Un esemplare di tartaruga Caretta caretta è stato ritrovato nel primo pomeriggio di ieri in prossimità di Cala Garibaldi sull’isola di Caprera. La presenza dell’animale in evidenti condizioni di difficoltà è stata segnalata al personale dell’ufficio ambiente del Parco che, immediatamente intervenuto, ha riscontrato lesioni all’arto anteriore sinistro dell’esemplare. Lo stato di necrosi dell’arto nella parte più vicina al corpo ha preoccupato i primi soccorritori che hanno provveduto al trasferimento della tartaruga presso la clinica “Due Mari” di Oristano con il supporto del personale della società Naturalia di La Maddalena. Non ce l’ha fatta invece “Patrizia”, altro esemplare di tartaruga Caretta caretta, recuperato lo scorso 25 Novembre sulla Spiaggia del Relitto a Caprera e assistito nel corso di questi mesi presso la clinica “Due Mari” di Oristano. L’animale, morto lo scorso sabato, era un giovane esemplare con 23 cm di lunghezza di carapace e presentava lesioni provocate da un amo e da otto giri di lenza attorcigliati lungo il collo e le pinne anteriori. Per capire le ragioni della morte dell’animale che aveva inizialmente dato segni di recupero, bisognerà attendere i risultati della necroscopia.
In questi casi il parco attiva i protocolli previsti dalla “Rete regionale di recupero e di soccorso della fauna marina selvatica” che coinvolge le Aree Marine protette di Capo Caccia, Tavolara, Penisola del Sinis, Capo Carbonara, il Parco Nazionale dell’Asinara e il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Gestita dal Servizio Tutela dell’Assessorato Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, la Rete opera con il supporto del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale, della Guardia costiera e degli altri corpi di vigilanza e controllo che operano in mare e lungo le coste.Peone
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