– “Nessuno scaricabarile sul caso Refresh, ma solo un po’ di chiarezza, l’ennesima per chi continua a far finta di non capire e a dare notizie fuorvianti. Dobbiamo ribadire ancora una volta che la Regione non ha competenza diretta nella gestione di tali pratiche che sono seguite esclusivamente dall’Organismo pagatore nazionale (Agea) e dai Centri di assistenza agricola (CAA). Inutile accusare sempre la politica, sarebbe necessario che chi di dovere, come qualche associazione di categoria, spiegasse ai propri assistiti perché non ha predisposto, nei tempi dovuti, i ricorsi che avrebbero permesso di riesaminare le pratiche e probabilmente sanare, laddove possibile, le criticità”. Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha poi aggiunto: “Grazie all’intervento del presidente Pigliaru e dell’assessore Falchi al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali si è raggiunto un accordo con Agea per avere una deroga e riaprire i termini per riesaminare le singole posizioni. È in via di definizione la convenzione tra Agea e Argea, affinché la nostra agenzia agricola possa intervenire sulle pratiche, eseguendo i controlli in loco, così da accelerare l’iter di risoluzione delle anomalie”. L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi ricordato: “abbiamo da diversi mesi chiesto ai CAA di farci pervenire le pratiche bloccate, a oggi sono pervenute segnalazioni da alcuni Centri di assistenza, ma nessuna dai CAA Coldiretti e nessuna relativa all’azienda del signor Renato Molinas, della cui situazione siamo venuti a conoscenza solo dagli organi di stampa. Rivolgiamo perciò al signor Molinas e a chi si trovi a essere danneggiato dalle pratiche delle annualità 2011, 2012, 2013, l’invito a contattare quanto prima gli uffici di Argea”.
Sulle accuse dell’ex assessore Cherchi la titolare dell’Agricoltura ha poi aggiunto: “Io ci provo tutti i giorni a guadagnarmi e meritarmi lo stipendio, i risultati portati a casa da chi non ha fatto niente, come il mio predecessore, parlano al contrario abbastanza chiaro e lo incasellano nella coda della classifica meritocratica”.
PSR 2014-2020. Quanto ai risultati, da poche ore è stato approvato dall’Unione europea il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Si tratta di un obiettivo raggiunto dopo un lungo lavoro di confronto con tutto il partenariato, rappresentato da associazioni di categoria, organizzazioni di produttori e numerosi portatori di interesse del comparto agricolo.
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