- La delibera sulla Riorganizzazione della rete ospedaliera adottata dalla Giunta è aperta al contributo delle istituzioni regionali e locali, e ai suggerimenti di tutti i cittadini con una consultazione pubblica sul sito Sardegna ParteciPa (http://www.sardegnapartecipa. it).
“La riorganizzazione non è affatto una proposta chiusa – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru - è iniziato, come previsto dalla delibera, un dibattito aperto, ampio e trasparente. In questi giorni sono state spedite dall’assessorato già più di venti convocazioni per incontri ufficiali sia a Cagliari che nei diversi territori della Sardegna, e altre saranno inviate nei prossimi giorni. Contestualmente sul sito tutti i cittadini, indistintamente, potranno partecipare rappresentando esigenze e contribuendo a fornire idee per migliorare questo progetto d’interesse collettivo”.
L’assessore ha inoltre ricordato che la proposta di riorganizzazione ha come obiettivo il miglioramento dei servizi sanitari offerti ai sardi, affinché siano di maggiore qualità ed efficienza. Si parte dalla circolarità delle cure con al centro il cittadino, sino alla specializzazione delle diverse strutture presenti nell’isola, rendendole operative sui vari livelli di assistenza. “Solo alla fine di questo percorso - ha concluso il titolare della Sanità - la proposta definita della Giunta verrà deliberata e inviata al Consiglio regionale per l’approvazione conclusiva della rete ospedaliera”.
L’assessore ha inoltre ricordato che la proposta di riorganizzazione ha come obiettivo il miglioramento dei servizi sanitari offerti ai sardi, affinché siano di maggiore qualità ed efficienza. Si parte dalla circolarità delle cure con al centro il cittadino, sino alla specializzazione delle diverse strutture presenti nell’isola, rendendole operative sui vari livelli di assistenza. “Solo alla fine di questo percorso - ha concluso il titolare della Sanità - la proposta definita della Giunta verrà deliberata e inviata al Consiglio regionale per l’approvazione conclusiva della rete ospedaliera”.