M. I tempi sono strettissimi e la Sardegna merita di essere ascoltata.
I tempi sono strettissimi e visti i temi in calendario, la paura che si voglia ancora una volta rinviare la discussione della Doppia Preferenza di Genere si fanno sempre piu' concreti. "Ma questo non è ammissibile."
"Il 14 Settembre" dichiara Elena Secci, "ho ascoltato con enorme piacere le parole pronunciate in Aula dal Presidente del Consiglio On. Ganau e del Presidente della Regione Sardegna on. Pigliaru, che in occasione di un importantissimo incontro sulla violenza, al quale partecipava il Capo della Polizia Gabrielli, si sono espressi a favore dell'introduzione immediata della Doppia preferenza di Genere nella legge elettorale, evidenziando le motivazioni imprescindibili per le quali la presenza e il riconoscimento del ruolo della donna all'interno delle istituzioni è fondamentale e non più rinviabile.
Da un anno a questa parte abbiamo coinvolto più di duecento comuni della Sardegna che attraverso una delibera votata dai propri Consiglieri Comunali hanno chiesto l'introduzione della doppia preferenza di genere nella legge Elettorale Regionale; abbiamo raccolto adesioni da unioni di Comuni e Sindaci; abbiamo manifestato e promosso incontri e dibattiti sul tema e non ci siamo arrese e non ci arrenderemo finché non sarà raggiunto l'obbiettivo. Il presidente della Giunta on. Ganau e l'on. Agus che abbiamo incontrato nei mesi scorsi, avevano dato la loro parola sul fatto che sarebbe stata anche la loro battaglia e si sarebbero spesi perché venisse portata in aula e discussa subito dopo la legge finanziaria. Cosi Non è stato. Abbiamo discusso con loro la possibilità dello stralcio e ribadito la necessità di dare un segnale forte e quindi una risposta tangibile a chi con noi si è mobilitato per questo strumento di democrazia paritaria.
Apprendiamo da una intervista rilasciata dall'On. Agus, che il 26 Settembre si riunirà la Commissione riforme, commissione dove giace da sette mesi la doppia preferenza di genere. Chiediamo con forza all'Onorevole Agus, al Presidente del Consiglio Ganau e della Regione Pigliaru, di far seguire alle parole fatti concreti e prendere in mano la situazione perché non trascorra inutilmente altro tempo,
di dare seguito a quelle parole pronunciate nella seduta del 14 e dare finalmente un segnale di ascolto vero e di concretezza.
Rimuovere gli ostacoli che impediscono una paritaria partecipazione alla vita politica della Regione Sardegna è un atto dovuto. Avete la possibilità di fare la differenza e soprattutto di smascherare attraverso il voto palese in aula chi in realtà non vuole una democrazia paritaria, inchiodandoli alle loro responsabilità di fronte al proprio elettorato.
Noi saremo presenti e pronte a mobilitare ancora una volta i sostenitori di questa battaglia. Le belle parole spese in questi giorni se sentite veramente, devono portare al risultato."