– Sei milioni di euro per favorire progetti di inclusione attiva di persone con disabilità, attraverso un bando dell’assessorato delle Politiche sociali. Le risorse arrivano dal Fondo Sociale Europeo. Il bando, pubblicato lo scorso 18 settembre, è stato presentato oggi alla stampa dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, insieme alla Dg delle Politiche sociali, Stefania Manca, e alla dirigente dell’assessorato, Marika Batzella.
WELFARE GENERATIVO. “Per questa Giunta e questa maggioranza – ha detto Arru – il welfare ha un’importanza primaria. Siamo convinti che occorra uscire da un modello basato solo sul trasferimento economico e puntare su un welfare generativo, nel quale la persona in difficoltà viene aiutata a risollevarsi e riscattarsi. Ben venga, quindi, un bando come Includis, che prevede davvero l’inclusione dei soggetti fragili, che possono formarsi e dare un contributo all’interno delle loro Comunità”.
La Dg delle Politiche sociali, Stefania Manca, ha sottolineato come si sia puntato a un bando partecipato: “Abbiamo coinvolto i 25 Plus nella predisposizione del bando e con la volontà di non metterli in competizione: tutti avranno finanziamenti per i progetti che elaboreranno e presenteranno”.
IL BANDO. È finanziato dal Fondo Sociale Europeo – PO Sardegna FSE 2014-2020 OT 09 – Obiettivo Specifico 9.2 Azione 9.2.1 «Interventi di presa in carico multi professionale, finalizzati all’inclusione lavorativa delle persone on disabilità attraverso la definizione di progetti personalizzati […] interventi di politica attiva specificatamente rivolti alle persone con disabilità». La dotazione disponibile è ripartita proporzionalmente per ciascun Ambito PLUS in riferimento alla popolazione residente di età compresa tra i 16-64 anni e al numero degli iscritti al collocamento speciale.
DESTINATARI. È rivolto a persone con disabilità, di età non inferiore ai 16 anni, non occupate, che abbiano assolto l’obbligo formativo; persone con disturbo mentale e persone con disturbo dello spettro autistico in carico ai CSM/UONPIA anche se non disabili.
BENEFICIARI. Le risorse vanno agli enti gestori dell’ambito territoriale – PLUS in partenariato con enti pubblici e enti del terzo settore (cooperative sociali, organizzazioni ed associazioni del privato sociale, del volontariato, ecc.).
INTERVENTI FINANZIATI. Riguardano l’accesso e la presa in carico della persona; l’orientamento specialistico; tirocini di orientamento, formazione e inserimento lavorativo.
PROCEDIMENTO. L’Ente gestore dell’ambito PLUS, previa manifestazione di interesse per la costituzione di un partenariato rivolta a enti pubblici e del terzo settore, presenta una propria proposta progettuale alla Regione entro il 16 gennaio 2018. La Direzione generale delle politiche sociali valuta e valida i progetti, comunica l’approvazione e procede all’assegnazione dei finanziamenti per singolo Plus. L’Ente gestore dell’ambito PLUS assume la regia delle attività. È il referente unico per la Regione e assume la responsabilità e il coordinamento generale del progetto e della rendicontazione.