Il sindaco di Luogosanto, Agostino Pirredda, traccia il bilancio della
festa che, a quasi 800 anni dalla prima edizione, continua a essere un
appuntamento di fondamentale importanza per la vita sociale e religiosa in
Gallura
Va
in archivio l’edizione 2017 della “Festa manna di Gaddura” che si è svolta a
Luogosanto dal 7 al 9 settembre. Tre giorni in cui la “Città Mariana” è stata
al centro della vita sociale e religiosa in Gallura. <Sono stati dei giorni
impegnativi ma davvero soddisfacenti – commenta il sindaco di Luogosanto,
Agostino Pirredda – il bilancio finale della “Festa manna” non può che essere
molto positivo. Tutto si è svolto alla perfezione: dall’organizzazione dei riti
religiosi ai concerti di Alex Britti, degli Istentales e dei Tressardi. Va
detto che il Comitato Fidali ’73, che ha avuto l’onere e l’onore di organizzare
la festa, ha azzeccato i protagonisti dei due concerti. Ormai è stato raggiunto
un livello davvero alto e l’auspicio, per il 2018, è proprio quello di
mantenere questa qualità e, semmai, di migliorarla>. Se l’esibizione del
cantautore romano Alex Britti è stato, come da facile previsione, l’evento più
seguito (con migliaia di persone davanti al palco), il momento più
significativo ed emozionante della “Festa manna” è stata, come sempre, la
conclusione della processione religiosa: <L’attimo più suggestivo anche
quest’anno è stato l’ingresso del simulacro della Madonna nella Basilica –
spiega Pirredda – circondata e protetta dai cavalieri, dai gruppi folk, dalle autorità
civili e religiose e da tutta la popolazione di Luogosanto e non solo. Quando
la processione termina senza intoppi e tutto si svolge in perfetto ordine,
allora significa che il primo, grande passo verso una festa riuscita è stato
compiuto. Voglio ringraziare la Pro Loco di Luogosanto, che ha curato la
direzione artistica della processione>. Un commento su Alex Britti: <Una
persona straordinaria, un grande professionista che ha fatto due ore di
concerto suonando musica di alto livello>.
La
“Festa manna di Gaddura” è stata estremamente partecipata con un lungo elenco
di gruppi folk e di confraternite presenti: a partire dal “Civitas Mariana di
Luogosanto, per proseguire con il gruppo folk “Santa Maria” Arzachena; “Città
di Arzachena”; i due gruppi di Sant’Antonio di Gallura, quello omonimo e il
gruppo “Lu Naracu”; “Lu rizzatu Caragnanesu” di Calangianus; “Nuovo gruppo folk
Lungoni” di Santa Teresa Gallura; “Gruppo folk Bortigiadas”; “Li Frueddhi” di
Telti; i due gruppi folk di Trinità d’Agultu e Vignola, quello omonimo e il
gruppo “La Trinitai”; i due gruppi folk di San Pantaleo, quello omonimo e il
gruppo “Balbacana”; il gruppo folk olbiese e, infine, il gruppo “Ampuriesu” di
Valledoria. Le confraternite presenti provenivano da Olbia, Calangianus, Monti,
Bortigiadas e Aggius. Anche la parte politica e amministrative della Sardegna
ha voluto omaggiare la 789esima edizione della festa: erano presenti, infatti,
i due assessori regionali Pierluigi Caria e Cristiano Erriu, i consiglieri
regionali Giuseppe Fasolino e Giuseppe Meloni, il presidente dell’Anci Emiliano
Deiana, il senatore Silvio Lai, oltre ai sindaci di Santa Teresa, Aglientu,
Badesi, Calangianus, Sant’Antonio di Gallura, Telti, Loiri – Porto San Paolo,
Monti, La Maddalena e i rappresentanti di Padru, Olbia, Tempio e Luras. <I
rappresentanti delle istituzioni ci hanno omaggiato della loro vicinanza e
questo ci riempie di orgoglio, cosi come la presenza di tutti i gruppi folk e
delle confraternite: li sentiamo vicini, devo ringraziarli tutti – dice
Agostino Pirredda – questo è, in effetti, il riconoscimento migliore e
ufficiale per la “Festa manna di Gaddura>.
Venerdì
prossimo si svolgerà l’ultimo appuntamento della tradizione: la “Festa di
l’ottu” che si svolge, appunto, otto giorni dopo l’inizio dei festeggiamenti.
In quell’occasione il Comitato uscente consegnerà la bandiera a quello
entrante. <Noi del ’73 faremo il passaggio di consegne a quelli del ’74 – racconta
il sindaco – i quali entro il 30 settembre si costituiranno ufficialmente in
Comitato Fidali 74 e inizieranno a organizzare l’edizione del 2018. Il sistema
dei comitati, istituito decenni fa, è importantissimo e funziona alla
perfezione, non c’è nulla da cambiare ed è proprio grazie a questa dinamica
che, ogni anno, la festa è sempre molto bella e partecipata. I comitati devono
continuare a lavorare come hanno sempre fatto>.