"Il quadro politico nazionale e' in rapida evoluzione. Sono in discussione le inossidabili certezze che sancivano la bontà del sistema maggioritario come cura di tutti i mali della nostra società. Ecco perche’ si torna a parlare di proporzionale e tutti sono d'accordo nel rivedere la legge elettorale. E' in discussione la stessa scomposizione e ricomposizione dei poli". Lo sottolinea il leader dell'UDS e assessore del Personale e Riforme della Regione, Mario Floris, che invita la politica sarda a sfruttare questa opportunità, cominciando ad alzare lo sguardo oltre il "cortile di casa".
"E’ mutato anche il contesto politico sardo con la presidenza del Governo Monti, in particolare nel rapporto fondamentale con lo Stato - osserva Floris -. Cadono pertanto le divisioni e quelle 'guerre di religione' sulle responsabilità nel rapporto Stato-Regione, per cui si puo’ essere avversari in Sardegna e compagni di squadra a Roma. Abbiamo l'obbligo morale e politico di presentare al nuovo Governo una proposta unitaria per risolvere i problemi antichi e nuovi della Sardegna".
Da qui l'esigenza di non farsi "schiacciare dal presente". "Volenti o nolenti siamo tutti sulla stessa barca e la prima sfida che abbiamo davanti e che dobbiamo vincere e' quella di 'stare insieme' in questo confronto cruciale per arrivare in porto. Le contrapposizioni tra schieramenti, e tantomeno le divisioni o i distinguo istituzionali, sono inconcludenti e diventano incomprensibili - conclude Mario Floris – in questo mutato scenario politico".
