La notizia era nell’aria già da qualche giorno. Ieri la parziale conferma. Dopo la Valtur anche la Mita forse non aprirà per la stagione 2012 l’albergo situato all’interno dell’ex Arsenale militare. Una mazzata per gli ottantacinque dipendenti occupati stagionalmente dalla società che fa capo a Emma Marcegaglia. Uno shock per la popolazione maddalenina sempre più immersa nel profondo di una crisi che non lascia intravedere spiragli di ripresa. Per il lussuoso albergo disegnato da Stefano Boeri, questa sarebbe dovuta essere la terza stagione. Ma l’approssimarsi degli interventi di bonifica e la non possibile determinazione della conclusione dei lavori hanno portato gli amministratori della società che gestisce per sessantamila euro l’anno il Porto Arsenale, a contattare le organizzazioni sindacali di CGIl, CISL e UIL per chiedere l’avvio degli ammortizzatori sociali. In pratica si tratta di poter accordare al personale a tempo determinato con scadenza di contratto per fine mese “la cassa integrazione” spiega Alessandro Rulfi della CISL, “mentre per i quattro dipendenti con contratto a tempo indeterminato la modifica delle mansioni al fine di poter garantire solo a questi il proseguo dell’attività lavorativa.” Spiega il sindacalista che la società, “durante un incontro recente, ha fatto presente di non poter determinare in anticipo quanto tempo ci vorrà per ripulire i fondali, ma che al 99% sarà costretta a saltare la prossima stagione estiva.” Come un fulmine a ciel sereno la notizia ha lasciato di stucco i consiglieri comunali riuniti presso il palazzo comunale. Ora la situazione si fa sempre più grigia. Salvo colpi di scena dell’ultimo momento, per tutti questi cuochi, camerieri e facchini la possibilità di trovare un impiego a La Maddalena risulta essere impossibile date le tante strutture chiuse. Se i sofisticati mosaici di Antonio Marras che adornano la reception dell’hotel, non saranno ammirati da nessuno, per molte persone i prossimi mesi saranno di vera crisi economica.
Mita Resort , quindi , abbandona . Le notizie per adesso non sono ufficiali ,ma arrivando da parte dei sindacati della Cisl ,Cigl ed Uil che ieri mattina si sono riuniti negli uffici della confindustria di Olbia , sembrano confermare l’ufficialità assoluta . Infatti le OOSS si sono incontrati con il responsabile amministrativo Mita e con il consulente di lavoro , sempre della Mita ,che hanno però concordato un ulteriore incontro dopo che i sindacati avranno parlato con i lavoratori .Il motivo è perché dalla comunicazione della Mita i sindacati sono stai informati che a causa dei lavori che si stanno protraendo e che ancora non sono stati definiti sarà difficile che l’albergo questa stagione possa aprire .<< Hanno messo le mani avanti chiedendo un incontro ai sindacati – prosegue Rulfi- per la discussione della richiesta della cassa integrazione in deroga solo per i lavoratori della sede di La Maddalena che sembra siano otto . A giorni ci incontreremo per definire il tutto .>> A giudizio di Rulfi
<<praticamente se fanno una richiesta di cassa integrazione ,per quest’ anno ,è difficile che apriranno ,anche se lo stanno facendo per conservare i posti di lavoro .Questo tipo di soluzione l’ha prospettata proprio il consulente del lavoro ,segno tangibile che le intenzioni sono quelle di non riaprire l’albergo >>Poenen
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