Ancora non riescono a credere che questa estate l’arsenale non aprirà. La loro preziosa stagione estiva, che garantiva la sopravvivenza nei lunghi mesi invernali, non ci sarà. Sono gli ottantacinque dipendenti della MITA occupati presso l’ex Arsenale. A dar loro conferma durante una assemblea convocata ieri i sindacalisti di CGIL, CISL e UIL che qualche giorno fa hanno incontrato i vertici della società del gruppo Marcegaglia la quale ha richiesto l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Si tratta di addetti al ricevimento, cameriere ai piani, facchini e manutentori. Tra i licenziati entro fine mese c’è anche il personale del porto che non ha mai aperto completamente a causa delle mancate bonifiche. Ed è proprio attorno a questa annosa questione che si sviluppa questa vertenza. Sembra infatti che sia prossimo l’avvio delle opere di bonifica, le quali inevitabilmente trasformeranno l’intera area in un cantiere. Da qui l’impossibilità di aprire la struttura alberghiera e il conseguente taglio del personale. Spiega Alessandro Rulfi della CISL che <<i sindacati sono al lavoro per valutare la possibilità o meno di far accordare gli ammortizzatori sociali in deroga a tutti coloro che attualmente godono della disoccupazione ordinaria o della mobilità. Ma purtroppo non c’è niente da fare per gli stagionali che hanno prestato servizio la scorsa estate per pochi mesi e che sono la maggioranza.>> Una possibilità per questi lavoratori è emersa dal consiglio comunale di giovedi. Difatti il sindaco ha comunicato di aver ricevuto una telefonata dal manager della struttura Donato Rossi il quale ha garantito la massima collaborazione della Mita per dare una continuità lavorativa al personale. Opzione che, spiega Massimiliano Guccini della UIL, <<potrebbe concretizzarsi nel chiedere alle società che si occuperanno dei lavori di assumere, compatibilmente alle qualifiche, parte di questo personale.>>Tutti si chiedono se queste bonifiche cominceranno e quanto dureranno. Nel frattempo si aggrava sempre più la crisi economica di La Maddalena. Il numero dei disoccupati è alle stelle mentre all’orizzonte non si vedono prospettive di cambiamento di direzione.peone
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