Una lettera aperta dei lavoratori della Enermar è stata inviata al presidente Cappellacci, per appellarsi , ancora una volta e per cercare una soluzione alla drammatica situazione in cui si trovano i lavoratori ENERMAR.
. Abbiamo trascorso il peggior Natale della nostra vita, l’incertezza assoluta per il nostro futuro lavorativo accentua, in questi giorni di festa il dramma che con le nostre famiglie ci troviamo a vivere. Le ricordiamo che per pochi mesi percepiremo solo un sussidio pari al 40% della nostra vecchia paga, consapevoli che su quest’ultima ci siamo costruiti le fondamenta future per la nostra famiglia(mutuo,affitti,scuole ecc.ecc.).>>
Da ormai 320 giorni tutti hanno imboccato un tunnel nel quale non si intravede l’uscita, erano stati promessi tempi rapidi per la risoluzione della vertenza sin dalla data del 17 febbraio 2011, ma sino ad oggi nulla si è risolto.
<<Così siamo stati costretti a ritornare a far sentire le nostre ragioni a Cagliari, che ci vede da due mesi manifestare due volte la settimana con tutti i disagi che Lei può immaginare.
I lavoratori non chiedono elemosine o risorse regionali, ma solo il diritto a poter continuare a svolgere il lavoro nella loro azienda che sino ad oggi gli ha permesso di mantenere le famiglie, superando gli ostacoli che la burocrazia regionale, ormai da troppo tempo frappone.
<<Non è infatti la grande crisi economica che ha violentemente colpito anche la Sardegna, la causa dei nostri problemi, che invece derivano da una serie di atti e di procedure a nostro avviso discriminatorie nei nostri confronti ed in quelle della nostra azienda.
Chiediamo quindi a Lei ed alla sua Giunta di voler riaprire, con la massima urgenza, il tavolo del confronto, per determinare con certezza e solidità il futuro lavorativo nostro,come da dieci anni a questa parte.>>Ma anche di essere il garante delle eventuali modalità di assegnazione corse residuali sulla tratta la Maddalena /Palau, affinchè prevalga a parte il reintegro delle 32 corse giornaliere residuali, la sicurezza della salvaguardia del nostro posto di lavoro.PEONEpeoneblog@hotmail.it