martedì 23 ottobre 2012
IL vescovo incontra gli studenti . Grande attenzione per le loor domande
<<La nostra vita e quella di ciascuno di noi è bella, quando è ricca di relazione, di incontro e di dialogo. Io sono qui per la gioia di incontrarvi e di parlarvi, ma soprattutto per ascoltarvi perché ho bisogno io stesso e per il mio ministero di conoscervi di sentire quel che pensate, per dire ciò che sentite e provate>>Ha esordito in questo modo il vescovo di Tempio Monsignor Sebastiano Sanguinetti nell'aula magna del I Longobardo di fronte a circa ottocento tra studenti e militari , dopo il saluto del comandante della scuola Gabrini , e dopo l'esibizione musicale di due gruppi di ragazzi - studenti . Un vescovo che ha voluto il dialogo , ma che nello stesso tempo da umile -ha detto- di sperare di essere in grado di dare qualche risposta alle domande . E domande ce ne sono state tante e tutte forti nel senso che i ragazzi hanno toccato materia scottanti , quali l'autansia , pedofilia nelle chiese , per quali motivi la chiesa impedisce i matrimoni tra gli omosessuali,l'uso dei profilattici ,divorziati che non possono prendere la comunione , ed infine perchè si reprime la sessualità .Le domande presentate da ragazzi e ragazze sono state tutte applaudìte dall'intera platea , ma che non hanno messo in difficoltà il vescovo che ha risposto a tutte mettendo in evidenza una conoscneza e preprazione eccezzionale . Solo quando ha risposto alla domanda della pedofilia il vescovo ha assunto una posizione nettamente contraria << E' aberrante dover approfittare dell'innocenza di un ragazzo . E' la peggior piaga che possa esistere , violare l'innocenza di un bambino ed una bambina è il delitto più crudele più esecrabile che esista. Infatti la chiesa non ha mai giustificato questo fatto, fino a dieci anni fa per non creare scandalo non se ne parlava oggi invece no. La chiesa, infatti non attende il tribunale civile, ma si muove anche quando non c'è una denuncia della vittima, basta una sola parola ed io vescovo sono obbligato ad intervenire e vi assicuro che interveniamo con processi molto seri e con condanne altrettanto. Nessuna giustificazione e reticenza ma condanna più totale.>> Il vescovo è rimasto entusiasta dalla qualità delle domande e dall'atteggiamento dei ragazzi , della serietà del portamento e del modo in cui hanno vissuto, anche perché non erano distratti, anzi il contrario perché a suo giudizio c'era il desiderio di esserci. Le domande che hanno posto dimostravano come i giovani di oggi, a differenza di come vengono descritti, sono portatori di istanze, di interessi, di proposte e di obiettivi molto alti rispetto alle quali il mondo degli adulti deve essere più attento, anche perché i giovani non solo hanno molto da dire ,.ma anche molto da dare.Peone