Nella mattinata di ieri è inziata la due giorni di studio . relativo alla presenza delle fortificazioni miliytari all'interno dell'arcipelago ,ed i primi momenti di accoglienza e confronto, ai quali hanno contribuito anche tecnici e amministratori locali. I saluti di benvenuto ai giovani studenti posti dal vice presidente del Parco Luca Montella che, dopo aver ringraziato gli ospiti per la particolare attenzione dedicata all’Arcipelago, ha voluto sottolineare l’importanza di momenti di approfondimento su temi specifici, utili anche per l’Ente Parco. Presente all’incontro anche il Sindaco Angelo Comiti, accompagnato dall’assessore all’urbanistica Mauro Bittu, nel porgere i saluti della comunità maddalenina ai ragazzi, il primo cittadino ha ribadito la necessità di una valutazione strategica dell’importante patrimonio - storico, culturale e sociale - legato alla presenza delle fortificazioni militari e l’importante risorsa legata alla loro valorizzazione anche a fini turistici.
La relazione di presentazione delle attività dell’Ente Parco, padrone di casa dell’iniziativa è stata affidata al direttore Vittorio Gazale che attraverso una panoramica generale ha illustrato gli ambiti di intervento dell’Ente di via Giulio Cesare. Riguardo allo specifico oggetto della due giorni di studio, relativo alla presenza delle fortificazioni militari all’interno dell’Arcipelago e della loro relazione con il paesaggio (tema che i ragazzi avranno modo di approfondire nel corso della loro visita) è intervenuta il funzionario, responsabile del Nucleo Demanio e Dighe del Genio Militare per la Marina di La Maddalena: Maria Assunta Pastò, illustrando l’importante valenza delle architetture militari presenti nell’Arcipelago e ribadendo l’impegno e l’opera di sensibilizzazione per provare a strappare all’Unesco l’importante riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità”. Al collaboratore dell’Ufficio tecnico dell’Ente Parco, Giuseppe Spinetti, è spettato il compito di tradurre ai futuri architetti le possibilità di valorizzazione delle strutture disponibili: escrivendo l’intervento realizzato da parte dell’Ente Parco nel corso dello scorso mese di Giugno sugli ex capannoni militari di Stagnali (sede appunto del CEA) che un tempo ospitavano un’importante struttura di appoggio e acquartieramento alle fortificazioni, Spinetti ha evidenziato le nuove e importanti opportunità legate ad un recupero dell’intera rete di fortificazioni militari e delle tante strutture a queste annesse.peone