Non smette di scatenare robuste polemiche la questione
dell’Opera Pia. Il massiccio complesso voluto dallo scomparso parroco monsignor
Salvatore Capula, dopo tanti anni di abbandono e ormai ridotto ad un rudere,
venne venduto dalla curia di Tempio al comune che lo acquisto con fondi europei
per farci una auditorium polivalente. L’amministrazione Comiti decise invece
qualche anno fa di mutare la destinazione finale osando addirittura per un
teatro lirico in grado di mettere in scena maestose opere teatrali. Vennero
soppressi spazi per il pubblico e allestito un palcoscenico di grandi
dimensioni. I costi salirono vertiginosamente, e i tempi di consegna dell’Opera
si allungarono enormemente. Tra controversie, imprevisti e fallimenti si è
arrivato a spendere fino ad oggi 5.5 milioni di euro per i lavori di restauro e
ampliamento, che se sommati al milione circa versato alla Curia diventano 6.5
milioni di euro per un opera pubblica
lontana dall’essere inaugurata e che continua a dare problemi. Nonostante i
fondi gia impiegati, per completare l’opera lo scorso anno il comune dovette
contrarre un nuovo mutuo. Anche durante
l’ultimo consiglio comunale tra maggioranza e opposizione si è parlato
dell’Opera Pia. L’assessore ai lavori pubblici Patrizia Carrera, messa alle
strette dalle domande dei Consiglieri di opposizione, ha svelato le ragioni che
hanno portato al recente nuovo blocco del cantiere. Ha dovuto ammettere con
rassegnazione che, dopo le copiose piogge degli ultimi giorni, dal soffitto penetra
l’acqua. Queste perdite rischierebbero di danneggiare seriamente gli interni,
ed in special modo gli arredi acquistati recentemente e costati altri centomila
euro. La struttura, dopo quasi dieci anni, stava per arrivare al capolinea. Addirittura
il sindaco Angelo Comiti si era azzardato a prevederne l’inaugurazione per la
scorsa estate.Rafforzata dalle dichiarazioni fatte nell’ultima campagna
elettorale.quando disse “ L’opera Pia la ultimeremo e la miglioreremo “ .(sic
) Ora lo stop inaspettato imposto dal grave
imprevisto. Come era facilmente prevedibile cresce sempre di più l’indignazione
tra i maddalenini, anche perché dall’esterno la struttura si presenta in
condizioni terribili. Oltre la sproporzione estetica dovuta alle grande
dimensioni, la tinteggiatura esterna sa di palazzo in decadenza. Specie quando
piove riaffiora il vecchio muro fatto in pietra e sono visibili le vecchie
finestre. Se da una parte è risaputo che nelle opere pubbliche i tempi e
l’ammontare dei costi prestabiliti difficilmente vengono rispettati, per
l’Opera Pia sembra proprio che ormai la situazione sia fuori controllo. In
tanti si chiedono anche se fosse proprio necessario costruire a La Maddalena un
teatro lirico. Desiderio generalizzato di tutti è sempre stata una piscina
pubblica. Nel frattempo i maddalenini dovranno però attendere per godere del
teatro, ma potranno dirsi certi di aver gia pagato caro il biglietto.Intanto si
può notare l’abbandono da parte della
ditta che ha lasciato all’esterno i rimasugli di sabbia e materiale di risulta
,ferraglia ed altro che non fanno altro
che far parlare chi vi abita vicino ,specialmente quando tira vento che fa alzare la polvere ovunque , tanto che
sembra che vogliono rivolgersi alle
autorità competenti per elimimnare gli inconvenienti .Peone