In occasione
della riunione del consiglio e soprattutto dell’incontro ad Olbia per parlare dell’ospedale Paolo Merlo ,l’associazione
Bianco – Celeste ha inviato al sindaco ed a ciascun consigliere una lettera nella quale si avanza
una proposta operativa affinchè le autorità politiche - maddalenine , se
la condividono , ma anche in carenza di soluzioni migliori ,dovrebbero
affidare al sindaco ed
all’assessora Maria Pia Zonca per richiederne l’attuazione durante l’assemblea provinciale sanitaria convocato per la stesura definitiva
dell’atto aziendale 2013 , forti
anche della 4.000 firma di protesta sottoscritte
dagli utenti insoddisfatti dalla attuale conduzione e resa funzionale del presidio Paolo Merlo . Che cosa chiedono i componenti l’associazione Bianco
Celeste << di istituire un terzo
distretto da affiancarsi ai due preesistenti , Olbia e Tempio , quale
assetto organizzativo socio –sanitario
specifico per il territorio dell’isola di La Maddalena , a copertura delle necessità elementari e a salvaguardia della attività del defunzionalizzato presidio isolano ,perché scaturisce dai contenuti dell’articolo 17 e 28
della LR 10/2006, relativi alla organizzazione delle attività tecnico-operative e
finanziarie dei distretti . A giudizio dell’associazione l’assetto distrettuale del territorio isolano ,<< a parte l’impossibile restituzione di quanto scippato o meglio il reinserimento
dell’ospedale nella rete della ASL , è l’unico modello organizzativo in grado di “
prendere incarico e soddisfare “ le
esigenze sanitarie medio – basse dell’isola
e con l’integrazione delle
risorse di base fornite da ciascuna delle sue componenti ( territoriale e di
presidio ) di qualificare le prestazioni , aumentare il range dell’offerta e di ridurne i costi , andando incontro
all’utenza sino al proprio domicilio>>La modalità istitutiva di un distretto è quella prevista dalla normativa regionale vigente e all’isola di La Maddalena
compete ottenerlo per diritto e
necessità dato lo scippo dell’attività ospedaliera . Gli effetti
positivi come si sono visti nell’organizzazione sanitaria e socio –sanitaria
operante nell’isola d ‘Elba
conseguono con il recupero della
autonomia economico – gestionale
scippata nel dicembre 2007 da un’atto aziendale insensato che , con il silenzio di tutti , cancellò dalla
rete ospedaliera dell’azienda il
presidio Paolo Merlo destinando all’inerzia
le unità professionali e le
avanzatissime strutture tecnologiche di
cui è ancora dotato . Infine il presidio , già riconosciuto indispensabile
riconvertendosi nella nuova funzione di
“ Centro interattivo di assistenza “
della rete territoriale del
distretto , può tornare a svolgere attività
di prevenzione , diagnosi , cura e riabilitazione istituzionali e provvedere
alle richiesti di primo intervento e alle necessità minori delapatologia medica
e chirurgica con
l’esecuzione di interventi mini –invasivi anche ginecologici quali :
i prolassi ,le ernie ,le varici
degli arti inferiori , le appendicopatie , con ricoveri brevi in regime di day hospital . Solo cosi si possono riprendere le attività
ambulatoriali con il recupero operativo delle strutture tecnologiche , come del resto le dotazioni
organiche , al momento sottodimensionate
dall’obbligata inerzia operativa.
Peone