sabato 16 febbraio 2013

Le proposte dell'associazione Bianco- Celeste


In occasione della riunione del consiglio e soprattutto dell’incontro  ad Olbia per parlare  dell’ospedale Paolo Merlo ,l’associazione Bianco – Celeste ha inviato al sindaco ed a ciascun consigliere  una lettera nella quale  si avanza  una proposta operativa affinchè le autorità politiche - maddalenine , se la condividono , ma anche in carenza di soluzioni migliori  ,dovrebbero  affidare al sindaco  ed all’assessora Maria Pia Zonca per richiederne l’attuazione  durante l’assemblea  provinciale sanitaria  convocato per la stesura  definitiva  dell’atto aziendale  2013 , forti anche   della 4.000 firma di protesta  sottoscritte  dagli utenti  insoddisfatti  dalla attuale conduzione  e resa funzionale  del presidio Paolo Merlo . Che cosa  chiedono i componenti l’associazione Bianco Celeste << di istituire  un terzo distretto  da affiancarsi  ai due preesistenti , Olbia e Tempio , quale assetto organizzativo  socio –sanitario specifico  per il territorio  dell’isola di La Maddalena , a copertura  delle necessità elementari  e a salvaguardia  della attività  del defunzionalizzato  presidio isolano ,perché scaturisce  dai contenuti dell’articolo  17 e 28  della LR 10/2006, relativi alla organizzazione  delle attività tecnico-operative e finanziarie dei distretti . A giudizio dell’associazione  l’assetto distrettuale  del territorio isolano ,<< a parte  l’impossibile restituzione  di quanto scippato o meglio il reinserimento dell’ospedale  nella rete della ASL ,  è l’unico modello organizzativo in grado di “ prendere incarico e soddisfare “  le esigenze sanitarie  medio – basse  dell’isola  e con l’integrazione  delle risorse  di base  fornite da ciascuna  delle sue componenti ( territoriale e di presidio ) di qualificare le prestazioni , aumentare  il range dell’offerta  e di ridurne i costi , andando incontro all’utenza sino al proprio domicilio>>La modalità istitutiva  di un distretto è quella prevista  dalla normativa  regionale vigente e all’isola di La Maddalena compete ottenerlo  per diritto e necessità  dato lo scippo   dell’attività ospedaliera . Gli effetti positivi come si sono visti nell’organizzazione sanitaria e socio –sanitaria operante  nell’isola d ‘Elba conseguono  con il recupero della autonomia  economico – gestionale scippata nel dicembre 2007 da un’atto aziendale insensato che  , con il silenzio di tutti , cancellò dalla rete ospedaliera  dell’azienda il presidio Paolo Merlo destinando all’inerzia  le unità professionali  e le avanzatissime strutture tecnologiche  di cui è ancora dotato . Infine il presidio , già riconosciuto indispensabile riconvertendosi  nella nuova funzione di “ Centro interattivo di assistenza “  della rete territoriale  del distretto , può tornare a svolgere attività  di prevenzione , diagnosi , cura e riabilitazione istituzionali  e provvedere  alle richiesti di primo intervento e alle necessità  minori delapatologia  medica  e chirurgica  con l’esecuzione  di interventi  mini –invasivi anche ginecologici  quali :  i prolassi ,le ernie ,le varici  degli arti inferiori , le appendicopatie , con ricoveri brevi  in regime di day hospital .  Solo cosi si possono riprendere le attività ambulatoriali con il recupero operativo delle strutture  tecnologiche , come del resto le dotazioni organiche , al momento sottodimensionate  dall’obbligata inerzia  operativa. Peone

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