DE
FRANCISCI. “Ora il clima tra Regioni e Governo è positivo. Il ministro Lorenzin
– commenta l’assessore De Francisci – si è dimostrata molto sensibile alle
nostre richieste e soddisfatta del lavoro che la Sardegna sta portando avanti
su diversi fronti: dal contenimento della spesa sanitaria e farmaceutica alla
digitalizzazione dei servizi, dal Fascicolo sanitario elettronico ai passi
avanti sulla territorializzazione delle specializzazioni. Tutti processi, in
particolare la riorganizzazione dei posti letto e il potenziamento della sanità
nei territori, che la stessa Lorenzin ha auspicato possano essere messi in atto
anche in altre Regioni”. De Francisci ha inoltre sottolineato che proprio
queste riforme contribuiranno a salvaguardare, e non a smantellare, il sistema
sanitario regionale, tutelandolo da tagli puramente lineari e che non tengono
conto delle specificità sarde.
LE ALTRE
RICHIESTE. Ma nel corso del vertice romano odierno non si è parlato solo di
edilizia sanitaria. Tra i punti oggetto del confronto tra Regioni e ministero
anche il nuovo Patto per la Salute (sul quale Lorenzin si è detta d’accordo a
una modifica dopo che dal ministero dell’Economia arriverà la sicurezza sulle
risorse finanziarie disponibili); la revisione dei Livelli essenziali di
assistenza (Lea); lo sblocco del turn-over e la questione ticket, sulla quale
il Governo dovrà impegnarsi per evitare che siano le Regioni ad aumentare i
costi per i cittadini.MEDICINA PENITENZIARIA. L’assessore ha poi chiesto al ministro risorse aggiuntive per la medicina penitenziaria, considerato che arriveranno nell’Isola detenuti in regime di 41 bis, persone che per la loro condizione carceraria necessitano di assistenza particolare, e comunque più onerosa. Un’ultima sottolineatura De Francisci l’ha voluta porre sulla questione dei costi standard: anche in questo caso la Regione ha fatto presente che, a causa della insularità, è gravata da oneri maggiori dovuti ai trasporti. Da qui la richiesta di poter disporre di fondi aggiuntivi in compensazione