Monaco di
Bavera, - “Se è vero che per portare fuori l’Europa dalla crisi
è necessario che l’Italia si risollevi, è altresì vero che per consentire al
Belpaese di rialzarsi è necessario riavviare l’economia in Sardegna e nel
Meridione”. Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, a
margine dell’incontro svolto nel pomeriggio a Monaco con il ministro bavarese
per gli Affari federali ed europei Emilia Muller. “A tale scopo - ha
evidenziato Cappellacci - la nostra Regione non sta chiedendo politiche
assistenzialiste, inconciliabili con il nostro orgoglio e nostri valori, ma ha
chiesto allo Stato centrale di poter adottare strumenti efficaci al fine di
superare il gap derivante dalla condizione oggettiva rappresentata dall’insularità.
Tra essi - prosegue il presidente - spicca la richiesta per il riconoscimento
della nostra isola come zona franca. Attraverso la fiscalità di vantaggio -
evidenzia Cappellacci - possiamo dare nuovo impulso alla nostra economia,
invertire il processo di desertificazione che ha accompagnato la crisi
internazionale, rendendo “fertile” la nostra terra per la nascita di nuove
imprese e nuova occupazione. E’un’azione
- ha aggiunto il presidente- la cui rilevanza non è circoscritta ai
confini regionali, ma abbraccia la sfera nazionale e comunitaria. Per la sua
posizione geografica, infatti, la nostra isola è il ponte ideale tra l’Europa e
la sponda Sud del Mediterraneo, che deve
essere vista sempre più come un’opportunità economica e culturale e
sempre meno come uno scenario dal quale restare distanti. Come rilevato dagli
studi più recenti – ha aggiunto il presidente, riprendendo anche quanto
riportato stamane dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”- nei prossimi cinque anni un
numero sempre più rilevante di paesi africani, il cui PIL continua a crescere,
dovrebbe rientrare tra le economie con la crescita più forte al mondo. E’ in
atto un grande processo di cambiamento dinanzi al quale l’Unione Europea deve
compiere scelte lungimiranti per anticiparlo anziché subirlo. E’ un’opportunità
dinanzi alla quale non possiamo farci trovare impreparati. Coglierla è un
interesse per tutta l’Europa e non solo per la nostra isola. Per questo, mentre
chiediamo allo Stato centrale di sposare la nostra causa, sensibilizziamo anche
i nostri fratelli d’Europa su un tema cruciale per lo sviluppo. Noi, come
Regione euro mediterranea per eccellenza e per storia, ci proponiamo - ha
concluso il presidente - come antesignani di questa nuova prospettiva