mercoledì 31 luglio 2013

Ad Arbatax vanno pazzi per il cinema


Arbatax 31.07.2013 - A Cal’a Cinema la ricerca di film interessanti e sconosciuti ha sempre portato sullo schermo di Arbatax nomi originali del cinema indipendente e spesso in anticipo sulle proiezioni regionali. L’edizione del 2013 della rassegna organizzata dall’associazione Musikasurda ha mantenuto gli impegni, anche se le risorse economiche sono piccole, lo scorso lunedì ha esordito per la volta numero cinque con un affollato elenco di ospiti e film.
Le storie in pellicola colpiscono ancora, sono mondi che ridisegnano i confini, i sensi si svegliano, le barriere si annullano, il tempo diventa infinito, il corpo sente ciò che le parole raccontano, verità mostrate o dette a bassa voce. Le immagini sono sensazioni fisiche che rendono il cinema, un’esperienza unica e differente per ciascuna persona.  Al pubblico di Arbatax succede ogni sera, spettatori affezionati, cui  piace  ascoltare  storie  ed  essere  al  centro  di  quel  mondo che è la Cala dei Genovesi.

Ieri, successo confermato e serata di grande affluenza per “One out of many” di Mauro Aragoni e “Treulababbu”di  Simone Contu. L’affresco metropolitano di Aragoni girato a Londra ha sorpreso il pubblico per il linguaggio immediato e pulito di un regista autodidatta che ha fatto da apripista alla proiezione di Sa Regula e Treulababbu di Simone Contu. Il regista di Jerzu è tornato ad Arbatax con un lungometraggio indipendente. Il film in due episodi sul conflitto tra adulti e bambini, è l’unica produzione presente ambientata quasi interamente in Ogliastra, patria d’origine dell’autore.
Di Peter Marcias si può dire che, tra le giovani promesse della regia e della sceneggiatura regionale e nazionale, è uno che ha mantenuto le aspettative.  Giovanissimo nato in Sardegna (1977), è diplomato in regia. Vive e lavora a Roma, ha realizzato numerosi spot, documentari e cortometraggi presentati nei festival nazionali e internazionali. Le sue opere testimoniano un forte interesse per un cinema legato a temi sociali e politiche. Nel 2006 il suo esordio nelle sale con il film collettivo Bambini (episodio Sono Alice) prodotto da Gianluca Arcopinto e distribuito dalla Pablo, in concorso al Taipei Golden Horse Film Festival, Giffoni, Istanbul e São Paulo. Ha diretto la docu-fiction Ma la Spagna non era cattolica? (2007) che ha partecipato in concorso al Festival Internazionale GLBT di Torino, Giornate di Cinema Omosessuale di Venezia, Festival di Madrid, Buenos Aires, Valladolid, e il film Un attimo sospesi (2008) che è stato in concorso alla Mostra Internazionale di Cinema di São Paulo ed è uscito nei cinema Italiani, apprezzato da critica e pubblico.  Nel 2010 il suo film documentario Liliana Cavani, Una donna nel cinema è stato presentato alle Giornate degli autori, nell’ambito della 67° Mostra D’Arte Cinematografica di Venezia, al Festival di Mosca, ed è stato candidato ai Nastri D’argento 2011. I bambini della sua vita, del 2011, è stato in concorso al 12° Festival Europeo, unico italiano. Apprezzato da critica e pubblico in sala, ha ottenuto il Globo D’Oro per la migliore attrice a Piera Degli Esposti e la nomination al Ciak D’Oro. Il suo nuovo film Dimmi che destino avrò (2012) prodotto da Gianluca Arcopinto, distribuito nelle sale italiane dalla Pablo Distribuzione.
Ad Arbatax stasera lo ritroveremo in proiezione con le sue due opere, il corto dal titolo “Il mondo sopra la testa ” e “Dimmi che destino avrò”, il film d’ impegno civile di Peter Marcias, che promuove l’integrazione delle comunità Rom ed il diritto di cittadinanza per i figli degli emigrati residenti in Italia. Dopo lo ritroveremo anche sul palco intervistato dal critico Antonello Zanda.
Oramai è una conferma ad Arbatax si va matti per il cinema: “ci piace pensare il mondo della cinematografia al plurale e non essere mai soli quando organizziamo qualcosa di bello – dicono i ragazzi di Musikasurda - Per questo Cal’a Cinema è una rassegna con decine di collaborazioni, a cui quest'anno si aggiunge un pubblico sempre più speciale che ci sostiene senza sosta”. Nella caletta quest’anno c’è una nassa da pesca che serve per raccogliere i contributi volontari degli amici che tornano a vedere i film sull’acqua. “ Organizzata da una formidabile associazione di giovani, Musikasurda, - ha detto Simone Contu  prima di dare il via alle proiezioni - nonostante le difficoltà della cinematografia, oramai dimenticata continua a fare cinema con un gesto è molto coraggioso. Uno dei pochi modi che abbiamo per aiutarli, è questo di sostenerli per permettere a questi giovani a fare Cal’a Cinema per il quinto anno,  per quello successivo e per quelli dopo”.
La rassegna continua fino a sabato 3 agosto anche grazie al contributo di Marcello Murru e dei ragazzi dell’associazione che si possono sostenere anche con l’acquisto delle mitiche magliette di Cal’a Cinema
Giovedì 1 agosto, Giovanni Columbu proietta “Su Re”, la riflessione sul Cristo strappata alle viscere di questa terra. Presenta il film e modera il dibattito col pubblico, la giornalista di Servizio Pubblico Roberta Mocco.
Venerdì 2 agosto, Salvatore Mereu porta anche ad Arbatax il successo di “Bellas Mariposas”, dopo la presentazione di Tajabone, torna a verificare lo stato di salute della rassegna e racconta una storia della periferia di Cagliari, tratta dal romanzo di Sergio Atzeni. Presenta il film e modera il dibattito, il giornalista neo direttore dell’Unione Sarda, Anthony W. Muroni.
Vino con i registi: dopo le proiezioni e il dibattito si parla di cinema abbinato e pasteggiato con un bicchiere di vino.


 Daniela Usai
Ufficio Stampa Cal’a Cinema

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