P– Nuove norme sulle condizioni di vita degli stranieri residenti in Sardegna, progetti mirati per il loro inserimento nel mondo del lavoro, iniziative concrete nell’ambito della formazione: sono gli elementi sui quali si concentrerà l’azione dell’assessorato del Lavoro in questa legislatura. È quanto emerso nel corso della prima riunione della Consulta regionale dell’immigrazione insediatasi questa mattina a Cagliari e presieduta dall’assessore del Lavoro Virginia Mura. I membri della Consulta sono 18. Tra i loro vi sono i rappresentanti delle comunità straniere più numerose in Sardegna. Alla Consulta spetta il compito di individuare iniziative e proposte d’intervento sulle politiche che riguardano gli immigrati. “La normativa sulle condizioni di vita dei lavoratori stranieri in Sardegna è datata – ha detto l’assessore Mura – negli ultimi 20 anni la società è mutata profondamente, l’obiettivo della Giunta è arrivare al più presto alla stesura e all’approvazione di un nuovo testo sull’immigrazione, con norme più adeguate ai tempi. In tal senso, il contributo degli stranieri presenti nell’isola sarà importante, così come saranno importanti le indicazioni provenienti dalla Consulta regionale”. Al primo gennaio 2014 (fonte assessorato regionale del Lavoro) gli immigrati residenti in Sardegna erano 42.028. Quasi 14 mila in provincia di Cagliari, oltre 10 mila nella provincia Olbia-Tempio, 7.600 in quella di Sassari, 3.466 in quella di Nuoro, 2.621 nella provincia di Oristano, il resto in quelle di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano e Ogliastra. Queste, invece, le nazionalità maggiormente rappresentate (sempre al primo gennaio 2014): Romania (9.899 immigrati) Marocco (4.690) Senegal (3.052) Cina (3.048) Ucraina (2.054) Filippine (1.555), Germania (1.479) Polonia (1.174). “La questione immigrazione – ha sottolineato l’esponente della giunta Pigliaru – è inserita nel Piano Regionale di Sviluppo. La presenza di lavoratori migranti in Sardegna deve diventare sempre più un valore aggiunto. Le risorse disponibili per i prossimi anni, destinate a progetti per gli immigrati, dovranno essere utilizzate soprattutto nell’ambito della formazione e dell’inserimento degli stranieri nel mondo del lavoro”. I fondi regionali, provenienti dall’esercizio 2013, sono pari a 1 milione di euro. Le risorse POR e quelle del Fondo Europeo per integrazione (2007-2013) ammontano invece a 1 milione e 750 mila euro.
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