Consiglio
comunale con partenza inaspettata da parte
di chi avrebbe dovuto sedere in
consiglio a posto del dimissionario Massimiliano Gucci . Fabio Lai il secondo
dei non eletti nella lista Montella , il primo, Stefano Filigheddu è già sistemato nel gruppo di Pedroni,
rinuncia quindi alla “poltrona” da consigliere di opposizione. Prima però che
arrivasse la rinuncia ,erano circa le 12.00,si è assistito ad un chiarimento tra il consigliere Tollis e la segretaria
Barbara Pini circa la procedura nell’informare il cittadino Fabio Lai che
avrebbe dovuto essere presente una volta che erano state espletate tutte le
norme prescritte per la sua surroga . Cosa che
non ha condiviso Tollis che a suo giudizio la procedura adottata era
quella di un consigliere già nominato e non dell’ancora cittadino Lai .
Essendo per la segretaria valida la
procedura, ha dichiarato Lai ,consigliere . Alla votazione hanno votato a
favore la maggioranza piu’ i tre del gruppo Pedroni , meno il sindaco che si è astenuto
affermando che cosi si ha “un
consigliere in contumacia “e gli altri che sono usciti fuori dall’aula .
<<È inutile salire sulla Concordia – ha dichiarato Fabio Lai – perché
vuol dire salire a bordo di una amministrazione comunale ormai delegittimata
agli occhi dei cittadini per essere stata il laboratorio di vaghe promesse
programmatiche mai mantenute. >>Per l’ordine pubblico relegato all’ottavo
punto ci sono state diverse posizioni poi lo stesso è stato spostato al 4 e quindi
discusso . Dopo gli interventi di molti
consiglieri e quello dl sindaco
l’assemblea ha rinviato al
pomeriggio la ripresa dei lavori . Alla ripresa i capi gruppo si sono riuniti per stilare un ordine del giorno
nel quale si richiede al prefetto << la convocazione di una conferenza di servizi per l’analisi dei problemi di
ordine pubblico e le possibili soluzioni . Incrementare dal punto di vista
numerico le forze dell’ordine per consentire il necessario monitoraggio delle parti sensibili dell’abitato
e le diverse zone extra urbane.
Ma soprattutto individuare una forma
di coordinamento e collaborazione tra le altre forze di polizia preposti a tali compiti ,,per garantire una vigilanza piu’ efficace e
dissuasiva nei confronti di eventuali
atti criminosi in genere . >>Per
questi motivi il consiglio conferisce al sindaco il mandato di reperire le risorse economiche necessarie
all’installazione di un’efficiente rete di sorveglianza del territorio : Peone
Dopo
l’ordine del giorno stilato in consiglio comunale , riferito ai numerosi atti
delinquenziali finalizzati a compromettere l’immenso patrimonio del territorio , il decoro del centro abitato ,ma soprattutto l’incolumità delle persone ,
si spera che lo stesso debba essere recepito da chi di competenza ,ossia il
prefetto ma anche i responsabili maggiori delle forze dell’ordine. Per arrivare
a questo documento il consiglio ha visto interessati tutti i consiglieri che
hanno detto la loro .L’assessore Pier Franco Tirotto: ha chiesto << che
sia stabilito da parte dell’assessorato alle finanze un fondo di 20/30 mila
euro per fornire le zone più frequentate di notte di una serie di telecamere
munite di congegno di registrazione in modo che si possa avere una visione più
completa di ciò che accade nella città>> Mentre .Maria Pia Zonca: ha
aggiunto “… Anche il degrado cittadino conduce al degrado morale. Poi c’è
troppo buonismo in città. Occorre vietare la vendita di alcolici dopo una certa
ora. Comunque ci vuole più presenza della forza pubblica, in particolare debbono
venire applicati i regolamenti che esistono e insistere anche perché sia
proposta il foglio di via a tutti coloro che vengono colpite dalle sanzioni più
severe. Il potenziale di forse dell’ordine sull’Isola c’è, come le due caserme
dei carabinieri, i Vigili Urbani, la Guardia Forestale, eccetera, occorre un
coordinamento fra tutte queste forze, perché togliamocelo dalla testa, La
Maddalena non è un’isola felice, ma è un’Isola in emergenza sociale. Occorre
anche prendere atto che serve una nuova cultura della legalità, di educazione
civica; occorre interagire con i cittadini che, ovviamente, non devono
diventare delle spie, ma devono essere inseriti in un progetto culturale di
partecipazione per prevenire tutti i fenomeni di degrado sociale. Il degrado chiama
degrado. Questo non deve restare un discorso fine a se stesso<>>.Gaetano
Pedroni: “… Dobbiamo chiederci, cosa si può fare? Queste situazioni si
sviluppano sempre di notte e non si sa cosa succede, sappiamo solo che ci sono
dei ragazzi che possiedono troppa libertà e vivono in forma di branco. Il
problema da risolvere è perché ci sono in giro tanti ragazzini? Quindi il
problema investe le famiglie. Dove sono le famiglie? I Vigili Urbani o le altre
forze dell’ordine debbono allestire un tipo di polizia ‘di quartiere’ e
vigilare che non si aggreghino ragazzini sin troppo piccoli, perché se ciò
accade vuol dire che c’è qualcosa che non va. Nelle ore notturne, purtroppo
siamo assai scoperti proprio là dove i giovani si assembrano e bevono, e si
ribellano anche. Noi avevamo fatto una mozione in cui chiedevamo di unire le
due caserme dei Carabinieri già dal tempio dell’incendio dei due pescherecci,
ma, ripeto, uno dei sistemi è entrare dentro la città e creare il poliziotto di
quartiere tramite la polizia/Carabinieri o anche tramite i Vigili Urbani.
Trovare la possibilità di avere a disposizione degli strumenti di sorveglianza.
Facciamo quindi un raccordo fra tutte forze dell’ordine per conoscere e
studiare tutto quello che si può fare”.Nicola Gallinaro: 0 contrario alle
telecamere perché <<“… Non sempre
sono lo strumento sufficiente. Noi sappiamo bene, d’altra parte, chi
sono ,ma le forze dell’ordine stesse non sanno cosa fare: li fermano, li
identificano, magari si scopre che sono pure minorenni, li segnalano e li
lasciano andare. Certamente c’è più necessità di controlli, altrimenti si
finisce con il dipingere in modo drammatico la vita sociale della città. Ad
esempio, non è semplice stabilire dove si vanno a rifornire di alcol, ma lo
fanno nelle rivendite autorizzate”>>.Claudio Tollis: “ … Unica
concretezza è quella di piazzare delle telecamere direttamente in quelle vie in
cui ci sono più soggetti pericolosi che li frequentano. Trovare 25/30 mila euro
nelle pieghe del bilancio non credo che sia un problema”.Pier Franco Zanchetta:
“ … Dimostriamo di avere superficialità e non conoscenza del problema. Io credo
invece che noi dobbiamo educare la gente, a livello amministrativo certamente,
e come amministratore debbo pormi il problema e come poter disporre di indirizzi
per poter mettere in pratica azioni di indole educativa, altrimenti si chiude
tutto nel comperare delle telecamere, ma si riduce il problema a un’occasione
episodica del fenomeno. Il Consiglio si deve preoccupare, non siamo certo la
Chicago anni ’30, e non si può accostare La Maddalena ad altre città, ma vi
sono fenomeni che esistono e dobbiamo farcene carico. Dobbiamo analizzare il
fenomeno da come si presenta e non dobbiamo affrontarlo in modo arrendevole.
Abbiamo fatto un dibattito ma non abbiamo tirato fuori alcuna proposta utile. I
problemi debbono essere compresi e mettere a disposizione risorse utili a
principiare dalla buona condotta degli amministratori, perché il nostro ruolo è
anche pedagogico oltre che rappresentare che le forze dell’ordine non sono più
sufficienti, ma è da noi che debbono partire gli esempi. Quando abbiamo
permesso la distruzione dell’Arsenale abbiamo fatto pessima azione educativa.
Dobbiamo amministrare bene e dare alla gente un’amministrazione chiara e
competente, organizzare in città una struttura economica e sociale. Nulla
accosta la nostra città a ciò che sono le altre città che hanno i loro
problemi, forse abbiamo bisogno di ritrovare le tradizioni e la cultura di cui
siamo immensamente orgogliosi e che abbiamo calpestato in modo ignobile”.Pier Franco
Tirotto: “… Prepareremo una delibera per esprimere il punto di vista del
consiglio … “.Sindaco: “… Questo è un argomento maledettamente serio, che va
affrontato con serietà. Ho ricevuto varie lettere minatorie, sono solidale con in Carabinieri
che svolgono azioni concrete anche se la stretta economica non li mette più
nella condizione di svolgere un’azione importante sul territorio comunale …”.Peone