4 – "Il Governo non faccia retromarcia sulle Zone Franche Urbane: garantisca i finanziamenti previsti e la Regione farà la sua parte, contribuendo anche economicamente all'avvio di uno strumento che consideriamo strategico per rilanciare l'attività delle imprese in contesti urbani particolarmente disagiati e che può diventare un volano per il rilancio complessivo dell'economia regionale ". L'assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, lancia un appello a Governo e Parlamento affinché venga superata, al momento dell'esame del provvedimento da parte delle Camere, la disposizione della Legge di stabilità già approvata dal governo che, cancellando integralmente per il 2015 e della metà per il 2016, le risorse individuate da una norma convertita in legge meno di 5 mesi fa, rischia di mandare in fumo l'avvio delle ZFU. "Per anni il succedersi di disposizioni legislative e previsioni finanziarie ha ritardato l’attivazione delle Zone Franche Urbane - ricorda il vicepresidente della Giunta. - Finalmente quest'anno i provvedimenti assunti ad aprile cioè il decreto legge 66, convertito poi nella legge 89 il 23 giugno 2014, articolo 22-bis, sembravano consentire l’avvio di questo importante strumento di sostegno a una parte delle imprese, garantendo loro una adeguata dotazione finanziaria statale e consentendo che alle risorse nazionali si affiancassero quelle erogate direttamente dalle Regioni. Per questa ragione, oltre a confermare che la Regione Sardegna intende supportare con proprie risorse il rapido avvio delle ZFU, ribadiamo che il Governo deve immediatamente scendere in campo con un adeguato supporto economico - conclude l'assessore Paci - In caso contrario, con tutta probabilità, si impedirebbe l’effettivo avvio di queste aree a fiscalità agevolata, le cui potenzialità per la promozione di crescita economica e occupazione sono indubbie".
La Zona Franca Urbana è un quartiere o una circoscrizione con non più di 30000 abitanti a cui il governo ha deciso di attribuire dei mezzi eccezionali per favorirne la rivitalizzazione economica. La scelta delle aree è avvenuta sulla base di parametri socio-economici: numero di abitanti per quartieri, numero di disoccupati e numero di persone uscite anticipatamente dal percorso formativo scolastico. Lo spirito della legge e quello di accordare un regime di esonero contributivo e fiscale alle piccole imprese che si insediano nella zona franca urbana (50 dipendenti al massimo). In cambio, le aziende devono riservare il 30 % dei posti agli abitanti dei quartieri classificati come ZFU. Tale misura, se rispettata, consente all'azienda di estendere il regime di esonero contributivo anche ai dipendenti con residenza in altri quartieri.