- La Direzione regionale dell’Agenzia del Demanio questo pomeriggio ha trasferito alla Regione circa 250 beni immobili della borgata di Marceddì, che ricade nel Comune di Terralba. L’atto formale è stato firmato dal direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. “Dopo tredici anni – sottolinea l’esponente della Giunta Pigliaru – si chiude l’iter per la consegna di questi beni alla Regione, la quale successivamente li cederà ai privati che sono interessati ad acquistarli. In questo modo viene definitivamente sanata una situazione complessa, che ebbe le sue origini quasi un secolo fa. Da parte nostra c’è tutta la soddisfazione per aver concluso un altro capitolo della vertenza con lo Stato sulle dismissioni. Sin dal nostro insediamento, in stretta collaborazione con l’Amministrazione di Terralba, l’Assessorato segue con particolare attenzione la vicenda per risolvere il problema abitativo di 250 famiglie, le quali attendono risposte da tanti anni”.
La borgata di Marceddì si andò formando su ambito demaniale marittimo a partire dagli anni Venti. In assenza di un disegno urbanistico generale ed in modo spontaneo, si costituì un nucleo abitativo abusivo costituito inizialmente da costruzioni improntate ad una tipologia povera e precaria, in prevalenza baracche, sostituite gradualmente da vere e proprie costruzioni in muratura realizzate dai pescatori per la custodia delle attrezzature da pesca e spesso utilizzate come dimora abituale, che hanno determinato un agglomerato con isolati a maglia regolare, caratterizzato dal disordine formale derivante dall’impiego casuale dei più diversi materiali costruttivi e dall'assoluta carenza di opere di urbanizzazione.
Il 17 aprile 2003 si tenne una conferenza di servizi nel corso della quale la Regione, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Terralba individuarono una procedura per la regolarizzazione tecnico-amministrativa dell’insediamento abitativo, prevedendo una serie di adempimenti finalizzati al rilascio del titolo concessorio. Nel corso del 2007, una volta che il compendio di Marceddì aveva perso le caratteristiche di demanialità, la Presidenza della Regione avanzò la richiesta di “sclassifica” delle aree demaniali marittime e dei manufatti di pertinenza presenti nella borgata, per complessivi 91.568 metri quadrati. Con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 23 marzo 2012 fu disposta l’esclusione dal pubblico demanio marittimo (per complessivi 85.715 mq) delle aree demaniali marittime e dei manufatti, con il conseguente trasferimento ai beni patrimoniali dello Stato. Infine, con il verbale sottoscritto il 18 aprile 2013, la Direzione regionale Sardegna dell’Agenzia del Demanio ha proceduto alla formale consegna anticipata, in favore della Regione, delle aree e dei manufatti riportati nel Catasto terreni del Comune censuario di Arborea, sezione di Terralba. Oggi si conclude l’iter con il trasferimento definitivo al patrimonio regionale. |