"La Giunta regionale ha perso due anni inseguendo una insensata continuità territoriale europea, continua Cossa, con il risultato di ingolfare Roma e Milano. Adesso agisca: avvii subito una rapida e snella procedura per le manifestazioni di interesse per le rotte della CT2, che libererebbe immediatamente almeno 50/60mila posti sui due scali principali. Non si può più perdere tempo.
“Paradossalmente la continuità funzionava meglio quando era lo Stato ad occuparsene: la Regione ha reclamato a gran voce questa competenza, ma poi ha dimostrato tutta la sua incapacità, sia nella rilevazione dei fabbisogni che nella pianificazione degli interventi. Invocare ora l’intervento dello Stato (che peraltro non arriverà prima dell’ottobre 2017, come il governo ha detto con estrema chiarezza) avrebbe del ridicolo se non sconfinasse nel patetico. Bisogna invece conciare subito a studiare un nuovo modello di CT1. Quello in vigore, che scadrà a ottobre 2017 è lo stesso del 2001, rigido e tale da favorire il monopolio sulle rotte più remunerative, antistorico e controproducente per la Sardegna”, conclude il coordinatore dei Riformatori.