domenica 15 maggio 2016
PROSEGUONO I CONTROLLI DELLA GUARDIA COSTIERA DI OLBIA SULLA FILIERA DELLA PESCA A TUTELA DEI CONSUMATORI
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Proseguono i controlli della Guardia Costiera sulla filiera della pesca anche in questi giorni di festa
patronale per la città di Olbia. Nelle scorse settimane, il personale dipendente dalla Capitaneria di
Porto di Olbia ha concentrato nuovamente la propria attenzione sulla filiera ittica ed in particolar
modo sul commercio dei molluschi bivalvi proprio in vista dell’imminente festività cittadina.
Anche in questo caso i risultati conseguiti sono di assoluto rilievo. Nei controlli effettuati sul litorale
e presso i ristoranti della città di Olbia sono stati rinvenuti quantitativi notevoli di prodotti ittici non
tracciati, scaduti e di provenienza illecita.
Nell’ultimo periodo durante i normali controlli sulla filiera sono stati sequestrati circa 170 chili di
Tonno Rosso proveniente dalla Grecia senza la prevista documentazione presso un centro di
spedizione di Olbia. L’esercente veniva pertanto sanzionato per un totale di 4.000 Euro ed il
prodotto ittico, dopo essere stato ispezionato dalla locale ASL veniva donato in beneficenza alla
Comunità Arcobaleno di Don Andra Raffatellu.
Successivamente in un ristorante di Viale Aldo Moro sono stati rinvenuti circa 9 kg di Arselle senza
rintracciabilità e tracciabilità unitamente a 3 kg di tartufi, 1 kg di polpa di ricci e a 9 kg di prodotti
ittici più Aragoste e Capre di Mare anch’essi senza rintracciabilità ne tracciabilità, congelati senza le
previste autorizzazioni sanitarie. Pertanto congiuntamente alla Asl di Olbia è stato elevato un verbale
amministrativo di 3.500 Euro e si è proceduto al sequestro del suddetto prodotto ittico per un totale
di circa 37 chili.
Mentre ieri sono stati colti in flagranza due pescatori sportivi che dopo aver raccolto circa 4 chili di
arselle nella zona di Poltu Quatu hanno venduto il prodotto ad un ristorante in Via Roma. Il
personale della Guardia Costiera di Olbia, con il supporto di una pattuglia dei Carabinieri, è
prontamente intervenuto per sequestrare il prodotto ittico privo di qualsivoglia tracciabilità e
profilassi sanitaria procedendo alla verbalizzazione a carico del titolare dell’esercizio, per un totale
di 1.500 Euro, con relativo sequestro amministrativo, la cui convalida, è stata richiesta al Comune,
competente ad irrogare le sanzioni in materia di tracciabilità. Inoltre sono stati sanzionati anche i due
pescatori per un totale di 2.000 Euro a testa per vendita di prodotto ittico proveniente da pesca
sportiva.
Le arselle sono un prodotto molto comune e ricercato sul mercato e purtroppo divengono oggetto di
una pesca intensa favorita anche dalla consistente presenza della specie nelle acque del golfo di
Olbia. E’ chiaro il danno che ne deriva ai pescatori professionisti in regola ed il pericolo per la salute
pubblica che consegue dall’introduzione di prodotto ittico di dubbia provenienza e non stabulato
sulle tavole degli avventori olbiesi.
Continuerà incessante l’attività di contrasto che la Capitaneria di Porto e le Autorità di polizia e
sanitarie svolgeranno contro la pesca illegale sia nei confronti dei pescatori illegali che degli
acquirenti ed i detentori di tali prodotti ittici altamente pericolosi per la salute umana.
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