– Formazione continua nel reparto di Radiologia della Asl di Olbia: venerdì prossimo è in programma il convegno “L’imaging con Tc cone beam”, durante il quale verranno illustrati i progressi tecnologici raggiunti nella diagnostica strumentale di cui è dotata l’azienda sanitaria gallurese.
Venerdì 21 ottobre 2016, con inizio dei lavori alle ore 08.00, nella sala conferenze del Museo archeologico di Olbia, si terrà il convegno dal titolo“L’imaging con Tc Cone Beam”: una giornata di studi aperta ai Medici chirurghi di tutte le discipline, biologi, infermieri,
fisici, tecnico ortopedico, tecnici sanitari di radiologia medica, tecnico sanitario di laboratorio biomedico, odontodiatra, igenista dentale.
“La Cone Beam Computed Tomography (Cbct), ovvero TC a fascio conico - spiega Vincenzo Bifulco, primario del reparto di Radiologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia - è una tecnica idonea e innovativa, che ha rivoluzionato la diagnostica radiologica odontoiatrica e maxillo-facciale rendendo disponibili ricostruzioni 3D delle strutture anatomiche esaminate.
La Cone Beam 3D è una tecnica radiologica di scansione tomografica utilizzata per acquisire dati e immagini di uno specifico volume della sezione massiccio facciale o del cranio. Grazie a specifici e potenti software di elaborazione, questa tecnica offre immagini diagnostiche sui tre piani dello spazio e volume rendering, esponendo il paziente a dosi radianti relativamente basse da 5 a 20 volte inferiore rispetto alle apparecchiature TC tradizionali”.
La Cone Beam 3D è una tecnica radiologica di scansione tomografica utilizzata per acquisire dati e immagini di uno specifico volume della sezione massiccio facciale o del cranio. Grazie a specifici e potenti software di elaborazione, questa tecnica offre immagini diagnostiche sui tre piani dello spazio e volume rendering, esponendo il paziente a dosi radianti relativamente basse da 5 a 20 volte inferiore rispetto alle apparecchiature TC tradizionali”.
Il corso sulla TC Cone Beam si prefigge di:
- descrivere l’importante innovazione tecnologica che determina una drastica riduzione della dose;
- il suo oramai collaudato utilizzo in campo diagnostico odontoiatrico;
- Le nuove potenzialità diagnostiche nei vari distretti corporei quali il cranio e il collo
- il promettente utilizzo della macchina nel campo dell’imagingortopedico
“Si tratta del primo corso di formazione che stiamo facendo su questo innovativo apparecchio TC, installato all’inizio di questo anno, e che si caratterizza per la marcata riduzione delle radiazioni emesse e che permette di studiare le arcate dentarie al fine di pianificare interventi di implantologia e consente di studiare patologie della sfera otorinolaringoiatrica e i piccoli segmenti scheletrici o le piccole articolazioni”, conclude Bifulco.