la Direzione cittadina dei Riformatori Sardi di Quartu Sant'Elena si è riunita per discutere i seguenti punti all'o.d.g.:
1. le elezioni del Consiglio Metropolitano;
2. le iniziative da intraprendere per informare e coinvolgere i cittadini sull'immobilismo politico che tiene bloccata l'amministrazione comunale;
3. l'iniziativa organizzata dal Partito Fratelli d'Italia.
Ringraziamo per l'invito il Partito Fratelli d'Italia e ci scusandoci per non aver potuto onorare l'invito portando un nostro contributo al dibattito, dibattito al quale non ci sottraiamo e per questo redigiamo il seguente documento.
Al fine di evitare equivoci deve essere chiaro che il centro-destra a Quartu non lo ha spazzato via Delunas.
In proposito i Riformatori Sardi si erano espressi con una dichiarazione all'Unione Sarda dell'allora Coordinatore Regionale Michele Cossa : "Non è possibile costruire una coalizione con atteggiamenti arroganti", individuando così il nodo politico che non consentiva ai Riformatori quartesi di aderire ad un progetto di natura personalistica e priva di qualsiasi visione politica per la città.
Il Sindaco Contini, e per esso Forza Italia, nel suo percorso di avvicinamento all'ultima campagna elettorale, e alla sua candidatura ad ogni costo, aveva sistematicamente boicottato i partiti della sua coalizione, negando un futuro unitario alla sua maggioranza. Da quel momento scompariva ogni prospettiva politica nella coalizione di centrodestra. Contini aveva azzerato la giunta per costruirne una a sua immagine e somiglianza, cannibalizzando chiunque gli apparisse di impedimento al suo progetto personalistico.
I Riformatori avevano ben compreso l'esito antipolitico di quella manovra.
Oggi sbaglierebbe chi ritenesse che la sconfitta del centro destra a Quartu sia stata determinata da elementi estranei al primo partito dell'allora maggioranza. Si trattò di un suicidio assistito da quei referenti che avevano sostenuto Contini e che sbagliando non si erano resi conto che quelle sue azioni miravano in primo luogo alla dissoluzione del centro-destra tradizionale e di seguito alla dispersione dei partiti più piccoli che componevano la coalizione. Quest'ultima operazione non gli è riuscita.
Oggi quel centro-destra, divenuto arrogante e litigioso, ha denunciato il suo fallimento a Quartu come a Cagliari, perché privo di quell'anima liberale e democratica, di cui partecipazione popolare e innovazione avevano rappresentato le ragioni del suo successo.
Non solo i Riformatori avevano capito, ma si erano rifiutati di fare parte di quella giunta-vergogna e nel loro successivo congresso cittadino la parola d'ordine era stata: " Mai più in una coalizione guidata da Contini".
Oggi i Riformatori di Quartu, scampati allo Tzunami che ha travolto il centro-destra, sono fortemente impegnati, insieme ad altre forze politiche, nella opposizione alla anomala giunta Delunas ma anche a costruire un nuovo progetto politico e di alleanze che metta insieme idee e persone capaci non solo di vincere ma anche di governare Quartu. E su questo, non sono previsti passi indietro.