lunedì 14 novembre 2011

In attesa ancora delle decisioni interviene la società Enernar ed i lavoratori Delcomar

I marittimi della Enermar non demordono anche se  il governatore Cappellacci , ha promesso loro  d’ìntervenire nei  confronti della Delcomar , che  fra l’altro  era già propensa a restituire  le sei  corse residuali. All’amministratore delegato della Delcomar Cappellacci chiede  di <<voler rivisitare i termini dell’accordo sottoscritto con la Enermar in data 1/6/2010 così da consentirle di esercire le sei corse per il tempo strettamente necessario al nuovo regime autorizzatorio di cui alla DGR n. 38/51 del 2009”.>>Fatto prò che  la Enermar respinge in quanto quell’accordo  riguardava la
sola stagione estiva 2010 ed è stato concluso a fronte dell'annullamento unilaterale operato dalla stessa RAS delle precedenti assegnazioni a favore dell'EneRmar .
Al contrario, successivamente alla stagione estiva 2010 è stato adottato un  riparto
corse deciso direttamente dalla RAS e più volte prorogato oltre la scadenza senza aver bandito una nuova gara, nonostante le richieste di EneRmaR.In realtà, l'intero assetto vigente delle corse (notturne e residuali) è frutto di
un’inaccettabile serie di proroghe, che rendono del tutto precaria ed incerta l'operatività di una Società come la EneRmaR che, va ricordato, non beneficia di aiuti pubblici.Per questo  si chiede chiarezza<<sulla tempistica immaginata dalla RAS per l'assegnazione stabile e definitiva delle corse residuali, in quanto potere nuovamente usufruire delle 6 corse in questione solo in via precaria  per il periodo invernale, o comunque per un tempo molto limitato, non rappresenterebbe una soluzione concreta ed una risposta reale agli 83 lavoratori di EneRmaR che da
giorni occupano due traghetti nel porto di Cagliari in segno di protesta.>> Se da parte  dei ,marittimi della Enermar  si attende che  si possa  concludere la vertenza , in casa Delcomar c’è ora la preoccupazione che  le  cose   si possano ingarbugliare . A parlare per i marittimi Delcomar Gianfranco Atzeni - lavoratore
della Delcomar – ha  manifestato viva preoccupazione per la situazione che si stà creando ed ha affermato che si auspica << che questa delicata vertenza non si debba ricomporre sostituendo un disoccupato con un altro ma trovando soluzioni
che possano garantire in primo luogo gli interessi di tutti i lavoratori e non quelli delle aziende>>"Anche perché sembra che , qualora vengano davvero trasferite alla Enermar, 22 lavoratori tra marittimi, bigliettai, ormeggiatori e due baristi di una
ditta esterna si troverebbero senza lavoro. Un fatto che fa ricordare  la famosa  coperta corta e che certamente sorprenderà i  colleghi lavoratori  della Enermar che invece attendono  con ansia la definizione della contesa .Tanto è vero che  da Cagliari , dove ancora  i marittimi  sono in sit.in ,sia  di fronte a palazzo Devoto che
 all’assessorato dei trasporti ed a bordo  della nave  degli indignati  , sono preoccupati  ,anche perché a loro  giudizio e come aveva previsto Cappellacci ,la risposta  poteva esserci a fine settimana passata od anche tra ieri ed oggi . Quindi c’è un comprensibile nervosismo che però dovrebbe venir  meno se  Del Giudice 
ha  risposto alla richiesta fatta da Cappellacci : Lo sapremo probabilmente oggi , ma  a questo punto  dicono in molti da Cagliari << anche  questo sembra uno spot pubblicitario , con la speranza  che  non sia d avvero cosi . Mentre sarebbe  piu auspicabile che la regione   riveda e dia  risposte  alla sentenza del Tar , del
consiglio di stato e della comunità europea  >>Peone

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