I marittimi della Enermar non demordono anche se il governatore Cappellacci , ha promesso loro d’ìntervenire nei confronti della Delcomar , che fra l’altro era già propensa a restituire le sei corse residuali. All’amministratore delegato della Delcomar Cappellacci chiede di <<voler rivisitare i termini dell’accordo sottoscritto con la Enermar in data 1/6/2010 così da consentirle di esercire le sei corse per il tempo strettamente necessario al nuovo regime autorizzatorio di cui alla DGR n. 38/51 del 2009”.>>Fatto prò che la Enermar respinge in quanto quell’accordo riguardava la
sola stagione estiva 2010 ed è stato concluso a fronte dell'annullamento unilaterale operato dalla stessa RAS delle precedenti assegnazioni a favore dell'EneRmar .
Al contrario, successivamente alla stagione estiva 2010 è stato adottato un riparto corse deciso direttamente dalla RAS e più volte prorogato oltre la scadenza senza aver bandito una nuova gara, nonostante le richieste di EneRmaR.In realtà, l'intero assetto vigente delle corse (notturne e residuali) è frutto di
un’inaccettabile serie di proroghe, che rendono del tutto precaria ed incerta l'operatività di una Società come la EneRmaR che, va ricordato, non beneficia di aiuti pubblici.Per questo si chiede chiarezza<<sulla tempistica immaginata dalla RAS per l'assegnazione stabile e definitiva delle corse residuali, in quanto potere nuovamente usufruire delle 6 corse in questione solo in via precaria per il periodo invernale, o comunque per un tempo molto limitato, non rappresenterebbe una soluzione concreta ed una risposta reale agli 83 lavoratori di EneRmaR che da
giorni occupano due traghetti nel porto di Cagliari in segno di protesta.>> Se da parte dei ,marittimi della Enermar si attende che si possa concludere la vertenza , in casa Delcomar c’è ora la preoccupazione che le cose si possano ingarbugliare . A parlare per i marittimi Delcomar Gianfranco Atzeni - lavoratore
della Delcomar – ha manifestato viva preoccupazione per la situazione che si stà creando ed ha affermato che si auspica << che questa delicata vertenza non si debba ricomporre sostituendo un disoccupato con un altro ma trovando soluzioni
che possano garantire in primo luogo gli interessi di tutti i lavoratori e non quelli delle aziende>>"Anche perché sembra che , qualora vengano davvero trasferite alla Enermar, 22 lavoratori tra marittimi, bigliettai, ormeggiatori e due baristi di una
ditta esterna si troverebbero senza lavoro. Un fatto che fa ricordare la famosa coperta corta e che certamente sorprenderà i colleghi lavoratori della Enermar che invece attendono con ansia la definizione della contesa .Tanto è vero che da Cagliari , dove ancora i marittimi sono in sit.in ,sia di fronte a palazzo Devoto che
all’assessorato dei trasporti ed a bordo della nave degli indignati , sono preoccupati ,anche perché a loro giudizio e come aveva previsto Cappellacci ,la risposta poteva esserci a fine settimana passata od anche tra ieri ed oggi . Quindi c’è un comprensibile nervosismo che però dovrebbe venir meno se Del Giudice
ha risposto alla richiesta fatta da Cappellacci : Lo sapremo probabilmente oggi , ma a questo punto dicono in molti da Cagliari << anche questo sembra uno spot pubblicitario , con la speranza che non sia d avvero cosi . Mentre sarebbe piu auspicabile che la regione riveda e dia risposte alla sentenza del Tar , del
consiglio di stato e della comunità europea >>Peone