mercoledì 4 gennaio 2012

Nascite in gallura resoconto generale

Nascite in Gallura
Gallura: i nati aumentando dell’1%, boom di nascite a Tempio Pausania
A Olbia 1 partoriente su 5 non è Italiana; nei 3 ospedali avviati percorsi per

ridurre cesarei  I nuovi nati in Gallura crescono di oltre un punto percentuale,
passando dai 1.405 del 2010 ai 1.422 del 2011, confermando anche per l’anno
appena trascorso il trend di crescita che caratterizza il nord est dell’Isola. A
Tempio Pausania si è registrato nel 2011 un boom delle nascite, mentre Olbia
si caratterizza sempre come il reparto di Ostetricia più multietnico della
provincia, dove 1 mamma su 5
non è di nazionalità italiana.

Olbia – ospedale Giovanni Paolo II
Nel 2011 nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Giovanni Paolo
II di Olbia sono nati 964 bambini (di questi dieci sono i parti gemellari), con
una piccola contrazione delle
nascite dello 0,6% rispetto all’anno prima, quando i nati sono stati 970.
Anche nel corso del 2011 un centinaio di donne che rischiavano di partorire

prima della 34esima settimana sono state indirizzate verso altre strutture
sanitarie che garantiscono, a differenza della struttura olbiese, l’assistenza
neonatologica con terapia intensiva. “Con i numeri registrati dalla nostra
struttura che oramai vanno consolidandosi negli anni – spiega Antonio
Rubattu direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale
Giovanni Paolo II di Olbia – ci avviciniamo a quella soglia identificata dal

Ministero della Salute che prevede oltre i mille parti il passaggio ad una
struttura dotata di Unità operativa di Neonatologia e Patologia neonatale”,
spiega il primario. Quest’anno il reparto al primo piano dell’ospedale olbiese
ha registrato un importante risultato,
abbassando di oltre 3 punti percentuali il numero dei tagli cesarei effettuati in

sala parto: “Un importante risultato raggiunto grazie all’impegno di tutto lo
staff del servizio di Ostetricia e Ginecologia che, grazie al sostegno
emozionale, alle coccole e ad una maggiore attenzione
verso le donne, è riuscito ad abbassare del 10% il numero dei cesarei rispetto

all’anno prima, nonostante comunque il numero dei parti sia rimasto quasi
invariato”. I tagli cesarei al Giovanni Paolo II sono passati dai 311 su 970
parti del 2010, quindi con una
percentuale complessiva del 32%, ai 275 su 964 parti del 2011, con una

percentuale del
28,52%.
Tempio Pausania – ospedale Paolo Dettori
Il reparto di Ostetricia a ginecologia dell’ospedale Paolo Dettori registra nel

2011 un incremento delle nascite superiore al 10%, passando dai 328 nati del
2010 ai 362 nati del 2011 (di questi 4 sono stati parti gemellari). Sono stati
165 i cesarei effettuati nell’arco del 2010, con una percentuale del 45% sul
totale dei parti. “Circa il 50% delle donne alle quali è
stato fatto un cesareo – spiega il primario del reparto di Ostetricia e

Ginecologia del Paolo Dettori, Franco Careddu -presentavano patologie
uterine pregresse, per le quali era
consigliato un cesareo. Con la collaborazione della Direzione Aziendale

stiamo lavorando ad una riorganizzazione del Servizio che ci consenta di
ottimizzare al meglio la struttura,
nell’intento di garantire alle donne una maggiore libertà nella scelta della

tipologia del travaglio e del parto, percorsi (come ad esempio il travaglio in
acqua o con l’uso dello sgabello) finalizzati al controllo del dolore con metodi
naturali per il raggiungimento del
benessere materno-fetale”.

La Maddalena – ospedale Paolo Merlo
Piccola contrazione dei parti all’ospedale Paolo Merlo, dove si è passati dai
107 nuovi nati del
2010 ai 96 del 2011. Sono stati 49 i cesarei eseguiti al Paolo Merlo. “Si tratta

di donne che presentavano patologie uterine pregresse, come le Miomectomia,
inoltre nella realtà maddalenina il 50% delle donne sottoposte a cesareo
avevano già avuto uno o più tagli
cesarei”, spiega Sebastiano Uscidda, responsabile del reparto di Ostetricia e

Ginecologia dell’ospedale Paolo Merlo di La Maddalena.
I reparti di Ostetricia e Ginecologia delle tre strutture sanitarie della Gallura,

con il supporto della direzione Aziendale della Asl di Olbia, guidata dal
direttore generale Giovanni Antonio
Fadda, dal direttore amministrativo Giorgio Tidore e dal direttore sanitario

Maria Serena Fenu, hanno avviato dei percorsi per ridurre la percentuale di
parti cesarei effettuati in Gallura.
A Olbia è stato avviato il “Percorso del bambino Podalico”: “Se il bimbo si

presenta podalico, quindi con la testa in su, si propone alla gestante il
rivolgimento per manovre esterne, che consiste nel far fare al feto una
"capriola" per farlo mettere in posizione cefalica,
al fine di evitare il parto cesareo; Bisogna infatti considerare che la

presentazione podalica
rappresenta una delle indicazioni più frequenti al taglio cesareo programmato

e interessa mediamente l’8% delle partorienti, quindi nella realtà olbiese circa
70 donne”, spiega il primario Rubattu. A Olbia e La Maddalena si segue il
percorso del “Travaglio prova -post Cesareo”. “Il pregresso taglio cesareo,
pur non essendo di per sé un'indicazione assoluta alla ripetizione
del taglio cesareo, rappresenta, la causa più frequente di taglio cesareo;

nonostante il grosso impegno che questo comporta per i nostri staff stiamo
facendo “travagliare” le donne con un
pregresso taglio cesareo; recenti studi hanno dimostrato infatti che nell'oltre il

50% dei casi il
parto avviene con successo per via vaginale. Una strada faticosa ma è

gratificante quando una
donna ti ringrazia per averle dato la possibilità di partorire naturalmente”,

concludono Rubattu, Uscidda e Careddu.
A Tempio Pausania si punta sui percorsi per il controllo del dolore con metodi

naturali per il raggiungimento del benessere materno-fetale, come ad esempio
il parto in acqua. La popolazione straniera: un fenomeno
Anche quest’anno l’ospedale olbiese si caratterizza per la sua multietnicità:

nel reparto materno-infantile si è passati dalle 29 nazionalità del 2007 alle 41
del 2011 per un totale di 198
mamme straniere, il 20% del totale delle partorienti.
Il numero maggiore di neo mamme proviene dalla Romania con 66 parti

(erano 43 nel 2008, 61 nel 2009), seguita da Marocco che con 23 partorienti
(erano 8 nel 2009), Polonia con 14
partorienti (erano 11 nel 2010), Brasile 9 (erano 6 lo scorso anno), Bosnia,

Albania,
Germania tutte con 8 partorienti, Senegal 7 (erano 12 nel 2010). A queste si

aggiungono anche
donne provenienti da Cina, Russia, Austria, Egitto, Thailandia, Ecuador,

Messico. Numeri più piccoli nell’ospedale di La Maddalena dove le straniere,
18, sono circa il 20% delle partorienti: Romania (12%), Polonia 2,5%,
Equador, Nigeria, Brasile, Ucraina, America, Germania, tutte con l’1%.
Al Paolo Dettori di Tempio le straniere sono state 47, il 12% delle partorienti.

La popolazione maggiormente presente, dopo quella italiana, è quella Rumena
con 19 partorienti, seguite da Marocco con 9, Polonia 4 (lo scorso anno era la
popolazione straniera più presente con 16
partorienti). Interruzioni volontarie di gravidanza, IVG. Anche in Gallura

qualsiasi donna può richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza (Ivg).
Le Ivg eseguite negli ospedali della Gallura sono state 277 a Olbia (erano 291

nel 2010) e 46 a
La Maddalena (erano 80 nel 2009, 57 nel 2010), mentre nel nosocomio

tempiese non si esegue l’intervento perché tutti i medici sono obiettori di
coscienza, in questo caso il servizio viene
comunque garantito dalle altre strutture sanitarie galluresi.

L’età delle partorienti
A Olbia il 73% delle partorienti hanno meno di 35 anni,con una media di età
delle neo mamme
che si attesta intorno ai 31 anni e mezzo.
L’età media scende a La Maddalena dove le mamme hanno mediamente 30

anni, mentre sale a
Tempio Pausania dove le mamme hanno 32 anni.
In provincia la donna più grande che ha partorito aveva 46 anni.
I numeri della Gallura
I bambini nati
Anno 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Ospedale
Olbia 826 799 837 916 902 970 964
Tempio 301 341 363 358 323 328 362
La Maddalena 124 123 113 95 111 107 96
Totale 1251 1263 1313 1369 1336 1405 1422
I cesarei
Anno 2008 2009 2010 2011
Ospedale
Olbia 250 257 311 275
Tempio 113 113 140 165
La Maddalena 44 50 44 49
Totale 407 420 495 489

Numero Ivg
Anno 2008 2009 2010 2011
Ospedale
Olbia 241 279 291 277
Tempio 0 0 0 0
La Maddalena 62 80 57 46
Totale 303 359 348 323

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