giovedì 22 marzo 2012

Banco di Sardegna, un piano di ristrutturazione fatto di chiusure e dismissioni



"Eliminazione di tutti gli sportelli del Banco di Sardegna nella Penisola con la loro trasformazione in filiali di Bper, eliminazione di diversi sportelli in Italia e in Sardegna con conseguente riduzione del personale: insomma, l'ultimo colpo, forse quello mortale, al Banco di Sardegna e al credito nell'Isola". Lo dice i vice presidente del Consiglio regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, in riferimento ad alcune indiscrezioni trapelate sulle linee che sarebbero contenute nel piano di ristrutturazione che la capogruppo Bper ha approvato la settimana scorsa e che la dirigenza dell'istituto di credito non ha neppure voluto rivelare ai sindacati.
La Bper, spiega Cossa, "avrebbe deciso di chiudere tutti gli sportelli targati Banco di Sardegna facendoli transitare sotto le insegne della capogruppo, la grande Bper. Già questo, se confermato, porrebbe grandi preoccupazioni non solo per quanto riguarda il futuro del personale, perlopiù sardo, occupato nelle filiali della penisola, ma anche per l'esistenza stessa del Banco di Sardegna che, di fatto, sarebbe cancellato dal resto d'Italia". Ma c'è di più, perchè a quanto pare la Bper ha deciso di chiudere ben 37 sportelli in Sardegna e accorparne diversi nelle città dove sono presenti sia il Banco sia la Banca di  Sassari". Insomma, un altro duro colpo per l'autonomia della nostra Isola, ormai terra di colonia per chiunque.

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