lunedì 26 marzo 2012

No delle minoranze al progetto di Piticchia

Nell’ultimo consiglio comunale è stato illustrato e posto in votazione il progetto di costruire una serie di banchinamenti in località Piticchia. Nonostante l’appello del Sindaco per avere una votazione unanime, alla fine è passato con i soli voti della maggioranza. Ad eccezione di quello del consigliere Andrea Columbano che, pur non condividendo il progetto, lo ha votato perché meglio dell’immobilismo totale. Si tratta di sagomare un tratto di costa contigua alla zona artigianale con un progetto di porto che alla fine si conclude con un area attrezzata per la cantieristica nautica. Sulla carta si tratta di un investimento di quasi cinque milioni di euro, compreso l’acquisto di un Travel Lift da settecentomila euro da posizionare dove attualmente c’è un noleggio di gommoni. Si spera nei fondi dell’area di crisi che la Regione sta per erogare con l’intento di far fronte alla crisi occupazionale. Sicuramente, fanno sapere gli assessori proponenti, servirà per rilanciare il settore della cantieristica nautica visto lo stop imposto dal blocco delle attività nell’ex Arsenale.  Nonostante la maggioranza abbia difeso con le unghie la bontà dell’opera le opposizioni hanno criticato fortemente ed in modo particolarmente acceso il piano infrastrutturale.  Luca Montella ha richiesto di ritirare il progetto in quanto non conforme alle caratteristiche del luogo, visto che nella parte a mare il fondo non supera i venti centimetri ed è fortemente esposto ai venti forti di tramontana e grecale. Lo stesso consigliere ha proposto la costruzione di un serie di pontili stile Stagno Torto utilizzando una cifra di molto inferiore. Un lavoro inutile dal costo sproporzionato, ha eccepito Claudio Tollis anch’egli fortemente perplesso circa le cifre del progetto. In effetti storicamente quella baia non è mai stata utilizzata per il diporto a causa dei bassi fondali che in alcuni punti non sono più profondi di una pozzanghera. La maggioranza  conta di fare cassa con la Regione e iniziare subito la progettazione. Sui fondi dell’area di crisi era intervenuto qualche tempo fa anche il partito dei Comunisti Sinistra Popolare, che aveva disapprovato l’acquisto di un travel lift in quanto non utile a risolvere i problemi occupazionali. Peone

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