Abolizione delle Province: nessun trionfalismo, è solo una mezza buona notizia
Il Consiglio regionale porti immediatamente in Aula il testo approvato in commissione
Il Consiglio regionale porti immediatamente in Aula il testo approvato in commissione
"La notizia che la Prima Commissione del Consiglio Regionale ha approvato la proposta di legge per l’abolizione delle Province sarde, nel rispetto della volontà espressa dai sardi con il referendum del 6 maggio è solo una mezza buona notizia". Lo sottolinea il Movimento referendario.
"Certo, la legge approvata dalla Commissione è una buona legge: abolisce “senza se e senza ma” le quattro province nuove e ridimensiona totalmente i compiti delle quattro che non possono (per ora) essere cancellate perché protette dalla riserva costituzionale. Secondo la legge approvata in commissione, anche le 4 province che restano avranno compiti ridotti all’osso (solo programmazione…), non avranno organi elettivi, non avranno Giunte, né assessori, non avranno indennità di carica….
Insomma, un passo da gigante verso il taglio dei tanti tentacoli della politica che servono soltanto a creare nuova burocrazia e nuove zone d’ombra di sottopotere. Ma la buona notizia è soltanto a metà: la legge sulle Province deve ancora essere approvata dal Consiglio Regionale. Ed è sufficiente leggere i giornali di oggi per avere la certezza che, con motivazioni tutte apparentemente diverse, i nemici delle riforme saranno tanti e assai determinati".
E’ per questo che il Movimento Referendario rivolge un appello a tutti i partiti sardi perché la legge sulle Province sia portata immediatamente in aula. "La sua rapida approvazione è la migliore risposta al vento dell’antipolitica, alimentato dalla lentezza delle istituzioni nell’interpretare la volontà di cambiamento diffusa tra i cittadini. E’ dunque urgente che il Consiglio dia il segnale di rispetto della volontà popolare che i sardi si attendono.