Le voci che
incalzano ormai da tempo circa un possibile
sforamento del patto di stabilità da parte del comune di La Maddalena
sembrano ora trovare fondamento. Sono i
consiglieri di opposizione Luca Montella, Massimiliano Guccini e Claudio Tollis
a rendere pubblica una nota del segretario comunale rilasciata a margine di una
spinosa determinazione dell’ufficio tecnico. L’atto è relativo al conferimento
d’incarico per il progetto di revisione del piano particolareggiato del centro
storico a due professionisti locali, il cui iter formativo è stato più volte
cassato dal segretario comunale con parere sfavorevole, ma che ora viene
licenziato dalla stessa ,con postille che lasciano intendere il perdurare di
problematiche, l'ultima delle quali, come si può leggere, fissa paletti
insormontabili avvertendo i proponenti
che <<.. il pagamento è vincolato ai limiti di finanza pubblica (patto di
stabilità interno) e che al momento risulta un saldo negativo pari a €
2.000.000,00.>> Attacca Montella: <<è il fallimento finanziario e
politico dell'amministrazione. Non bastava quel che è accaduto in questi anni,
ora le spese senza copertura e la mancata realizzazione delle opere vanno a
braccetto per certificare lo sfondamento del muro del patto di stabilità per
oltre due milioni. Quando il paese sprofonda nel buio più completo e gli uffici
stessi si contrappongono sulla regolarità e sulla opportunità di assumere certe
iniziative, vuol dire che vengono a galla le scollature sia fra gli assessorati
che fra gli uffici che non si può più far finta di ignorare. Un altro bilancio
approvato ben che vada ad agosto e dal prossimo anno non si potrà più spendere
una lira.>> Per Massimiliano Guccini <<Si tratta dei classici nodi
che vengono al pettine. Dopo otto anni di disastrosa amministrazione è arrivato
il momento della resa dei conti, conti che però non tornano. Come minimo
sindaco e assessori dovrebbero rinunciare immediatamente al loro compenso o
rassegnare le dimissioni.>> Anche
Claudio Tollis afferma << che i cittadini devono sapere che tradotto
nella realtà, il disastro economico-finanziario che hanno creato, significherà
che non potrà nemmeno riparare una semplice buca stradale, figuriamoci le
grandi opere promesse in campagna elettorale.>>Peone