lunedì 1 luglio 2013

Grande festa per l’inaugurazione dell’Oratorio


 

 

Finalmente un’opera iniziata e terminata nel giro  di pochi mesi , al contrario dell’Opera Pia  che  a pochi metri  di distanza , langue per la sua lungaggine e chissà se si riuscirà ad essere terminata . Si tratta dell’oratorio parrocchiale che è nato nelle vie che  si intersecano tra Balbo e Cairoli , avendo questi diverse entrate .La struttura è stata inaugurata dal vescovo Sebastiano Sanguinetti, alla presenza del parroco don Domenico Degortes, del sindaco Angelo Comiti e di un rappresentante della comunità di Olbia , oltre fedeli , ma anche invitati .<<Questo oratorio è uno di quei luoghi dove  si costruiscono uomini nuovi , soprattutto guardando alle nuove generazioni - ha detto il vescovo dopo aver tagliato il nastro augurale – ed anche se  c’è stata una lunga  gestazione , le opere che incontrano difficoltà sono quelle che  riescono meglio e piu’conquistate , anche perché è una struttura  di cui si sentiva  veramente bisogno .>>Gongola il parroco Don Domenico Degortes che  ha  visto nascere nel giro  di pochi mesi , grazie all’impegno dell’architetto Corda , dell’ingegner Masu e sopratutto dell’impresa Grassi , la nuova struttura  che  al centro mancava .<<L’oratorio nella tradizione della chiesa è un luogo  di formazione , d’incontro e relazioni in modo particolare per i ragazzi e giovani ,anche se poi è aperto a tutti . Qua si farà  catechismo , ma non solo , si dovrà giocare perché nel  gioco  i ragazzi  si educano in particolare con l’aiuto di animatori ,. Si spera  di mettere su un gruppo di canto  , ragazzi che  suonino ,che facciano teatro a  seconda delle inclinazioni del giovane  che lo frequentano .>> .La parrocchia di Moneta ha già un bel oratorio grande e con tante strutture , ma soprattutto  vivo con un gruppo filodrammatico , c’è anche un oratorio nella parrocchia militare ,<< noi- prosegue don Domenico - eravamo l’unica parrocchia che non l’aveva . Oggi invece possiamo usufruire  di  una sala grande con altre sale e soprattutto del piccolo anfiteatro  esterno dove  si possono fare tante cose . Si poteva far di più ma le leggi urbanistiche non hanno permesso altro  se non  il ripristino dell’esistente”>>PEONE

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