lunedì 1 luglio 2013

Il cagliaritano Emanuele Frongia,


vicepresidente nazionale della Confesercenti Giovani, mercoledì incontra il ministro Zanonato


Emanuele Frongia, vicepresidente nazionale di Confesercenti Giovani, mercoledì 3 luglio p.v. incontrerà a Roma il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato. Insieme a una delegazione di giovani imprenditori, il 33enne cagliaritano – fresco della nomina nell’ufficio di Presidenza della Confesercenti Sardegna – si farà promotore di una serie di richieste a nome dei colleghi sardi. “La nostra regione – sottolinea Frongia – si sta distinguendo sempre più per l’elevato tasso di disoccupazione giovanile, ben più alto della già preoccupante media italiana. Stiamo affrontando una crisi occupazionale senza precedenti: i dati parlano di una media del 50%, con punte del 72% in alcuni territori. Una situazione che, purtroppo, non è nuova: la Sardegna conosce da decenni un’emorragia di risorse umane che la porta a perdere i migliori giovani, obbligati a cercare lavoro oltre mare. Da questo punto di vista, il Decreto Lavoro rappresenta un’autentica beffa al concetto di innovazione e di merito che, peraltro, non risolve i problemi di coloro ai quali il Decreto è rivolto. Per anni abbiamo evidenziato i dati preoccupanti che vedono l’Italia tra i Paesi fanalini di coda in Europa per numero di laureati. Parallelamente, ci troviamo ad affrontare un’emergenza di drop out scolastico inaccettabile per un Paese moderno. In questo quadro a tinte fosche, il Decreto Lavoro pare limitarsi, con lo spirito del provvedimento tampone, a prendere meramente atto di una situazione negativa, relegando in secondo piano quanti investono in formazione e crescita personale. Mi domando dove sia la spinta all’innovazione e alla crescita, se alle aziende vengono concessi incentivi all’assunzione che riguardano, in via esclusiva, personale scarsamente o per nulla qualificato”.

“Uno dei primi elementi – conclude Frongia – che viene inculcato nella formazione d’impresa è la definizione di un obiettivo da perseguire. Al ministro Zanonato chiederò quale dovrebbe essere il nostro obiettivo come aziende, secondo l’attuale Governo. Forse la sopravvivenza? Esistono alcuni strumenti che, rispetto all’investimento di cui necessitano per essere attivati, hanno un coefficiente di risultati altissimo. Parlo, per esempio, dell’Erasmus finanziato con fondi europei. Può essere

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