vicepresidente nazionale della Confesercenti Giovani, mercoledì incontra il ministro Zanonato
Emanuele
Frongia,
vicepresidente nazionale di Confesercenti Giovani, mercoledì 3 luglio
p.v. incontrerà a Roma il ministro dello Sviluppo economico, Flavio
Zanonato. Insieme a una delegazione di giovani imprenditori, il 33enne
cagliaritano – fresco della nomina nell’ufficio di Presidenza della
Confesercenti Sardegna – si farà promotore di una serie di richieste a nome dei
colleghi sardi. “La nostra regione – sottolinea Frongia – si sta distinguendo
sempre più per l’elevato tasso di disoccupazione giovanile, ben più alto della
già preoccupante media italiana. Stiamo affrontando una crisi occupazionale
senza precedenti: i dati parlano di una media del 50%, con punte del 72% in
alcuni territori. Una situazione che, purtroppo, non è nuova: la Sardegna
conosce da decenni un’emorragia di risorse umane che la porta a perdere i
migliori giovani, obbligati a cercare lavoro oltre mare. Da questo punto di
vista, il Decreto Lavoro rappresenta un’autentica beffa al concetto di
innovazione e di merito che, peraltro, non risolve i problemi di coloro ai quali
il Decreto è rivolto. Per anni abbiamo evidenziato i dati preoccupanti che
vedono l’Italia tra i Paesi fanalini di coda in Europa per numero di laureati.
Parallelamente, ci troviamo ad affrontare un’emergenza di drop out
scolastico inaccettabile per un Paese moderno. In questo quadro a tinte fosche,
il Decreto Lavoro pare limitarsi, con lo spirito del provvedimento tampone, a
prendere meramente atto di una situazione negativa, relegando in secondo piano
quanti investono in formazione e crescita personale. Mi domando dove sia la
spinta all’innovazione e alla crescita, se alle aziende vengono concessi
incentivi all’assunzione che riguardano, in via esclusiva, personale scarsamente
o per nulla qualificato”.
“Uno
dei primi elementi – conclude Frongia – che viene inculcato nella formazione
d’impresa è la definizione di un obiettivo da perseguire. Al ministro Zanonato
chiederò quale dovrebbe essere il nostro obiettivo come aziende, secondo
l’attuale Governo. Forse la sopravvivenza? Esistono alcuni strumenti che,
rispetto all’investimento di cui necessitano per essere attivati, hanno un
coefficiente di risultati altissimo. Parlo, per esempio, dell’Erasmus finanziato
con fondi europei. Può essere