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3 - "La Sardegna sta affrontando una difficile crisi
economica: la disoccupazione aumenta, i piccoli Comuni si svuotano, le industrie
chiudono. E, come se non bastasse, le imprese non riescono a ottenere liquidità.
Per far fronte a questa situazione, la Regione ha deciso di rafforzare il suo
impegno a favore dello sviluppo della competitività e della capacità
imprenditoriale dei territori sardi, predisponendo un intervento che coinvolge
direttamente i Comuni." Lo ha detto l’assessore regionale del lavoro, Mariano
Contu, presentando alla stampa la seconda fase del bando PISL- POIC. Con questo
Fondo, la Regione eroga contributi rimborsabili a tasso zero per
l’imprenditorialità, l’occupazione e lo sviluppo locale, a favore di nuove
imprese in fase di start up e di quelle già avviate che intendono investire
sull’innovazione.
"Il nostro
obiettivo - ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo - è quello di stimolare
l’occupazione, rianimare i piccoli centri per frenare lo spopolamento e
rilanciare il tessuto imprenditoriale. Il fondo è rivolto sia ai piccoli comuni
(con meno di 3.000 abitanti o alle unioni di comuni contigue) che possono
presentare i PISL - progetti integrati di sviluppo locale, sia ai comuni più
grandi (con oltre 3.000 abitanti) che possono presentare i POIC - progetti
operativi per l’imprenditorialità comunale."
I progetti
integrati per lo sviluppo locale (PISL) sono finalizzati a promuovere
opportunità lavorative per i disoccupati o inoccupati e a sostenere la creazione
di nuove imprese nei Comuni con meno di 3000 abitanti. Prevedono due tipi di
azioni: l’erogazione di microcrediti da un minimo di 5.000 € fino a un massimo
di 25.000 €, rimborsabile senza interessi e senza la richiesta di garanzie, per
l’avvio di nuove attività (nei settori individuati da ciascun comune); e
l’erogazione di contributi rimborsabili a tasso zero, da un minimo di 25.000 € a
un massimo di 100.000, per iniziative di promozione e sviluppo delle specificità
locali o per la riqualificazione, a fini sociali, di beni pubblici
dismessi.
I POIC -
progetti operativi per l’imprenditorialità comunale, rivolti ai comuni più
grandi, sono, invece, dei programmi a sostegno dello sviluppo
dell’imprenditorialità locale che integrano i contributi rimborsabili del fondo,
per un importo variabile tra 15.000 e 50.000 euro per impresa, con le politiche
di incentivo avviate dai Comuni.
I settori
d’intervento ammissibili sono quelli indicati nei 112 PISL - Progetti Integrati
per lo Sviluppo Locale e nei 30 POIC - Progetti Operativi per
l’Imprenditorialità Comunale, approvati dall’Autorità di Gestione e individuati
dai Comuni tra quelli ritenuti strategici per lo sviluppo del proprio
territorio. La Regione ha affidato la gestione del Fondo alla SFIRS SpA, per la
sua esperienza in gestione di progetti a sostegno dello sviluppo
imprenditoriale.
"La Giunta
Cappellacci - ha affermato il presidente della SFIRS, Antonio Tilocca, con il
coinvolgimento dei Comuni, ha avviato una strategia finanziaria basata sui fondi
di rotazione, in cui le risorse immesse nel circuito alimentano il tessuto
imprenditoriale locale e, una volta restituite, vengono rimesse a disposizione
del territorio.Gli imprenditori ottengono il prestito a interessi zero, in virtù
delle loro idee e delle loro potenzialità e non delle garanzie prestate. Un
meccanismo che restituisce dignità alla persona. Non seguiamo un'ottica
commerciale, perseguiamo obiettivi di inclusione sociale. Per la prima volta la
Regione mette a disposizione degli Enti locali l' assistenza tecnica della
SFIRS"
La dotazione
iniziale del fondo e' di 31 mln di euro a valere sull'asse II - Occupabilta' e
sull'asse I - Adattabilità del POR FSE 2007 - 2013, di cui 15.891 mln per i PISL
e 15.109 mln per i POIC, che ha reso disponibile, ad oggi, l'approvazione di 112
PISL e 30 POIC. A seguito del rilevante numero di progetti presentati, la
Regione ha deciso di incrementare le risorse, portandole a 50 mln. L’incremento
permetterà di finanziare 114 PISL e 58 POIC.
Per
quanto riguarda i PISL possono chiedere il finanziamento le persone che si
trovino in condizione di difficoltà di accesso ai canali tradizionali del
credito e che vogliano avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o realizzare
un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti localizzate nei
territori dei Comuni il cui PISL è stato approvato. Mentre per i POIC possono
accedere al prestito gli imprenditori e nuovi imprenditori, principalmente PMI e
microimprese, che intendono sviluppare un’iniziativa o un nuovo investimento nei
territori dei Comuni il cui POIC è stato approvato.
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Ufficio Stampa Regione Sardegna
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