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- “E’ sempre
più opportuno che le decisioni sul futuro dei sardi siano assunte
collegialmente, ma non si può neanche disconoscere che in una società dai
mutamenti rapidi è necessario entrare con immediatezza sul terreno di battaglia,
per evitare di arrivare tardi”. Lo sottolinea l’assessore degli Affari Generali,
Mario Floris.
“Ancora
una volta i distinguo e le strumentalizzazioni politiche rischiano di pagarle i
sardi, con l’eventuale marcia indietro del Governo sulla modifica dell’art. 10
dello Statuto, un regime di fiscalità di vantaggio che compensi l’isola di 60
anni di ‘trascuratezza’ da parte dello Stato centrale. Una rivendicazione che
non è una richiesta di aiuto – sostiene il leader dell’Uds - ma
anzi ribadisce la volontà della Regione di assumere in pieno la responsabilità
che le competete nelle scelte di politica economico-sociale per lo sviluppo
dell’isola”.
“Mai come in
questo momento – conclude Floris - la Sardegna ha bisogno del massimo dell’unità
e della condivisione su temi cruciali per il suo futuro. Siamo certi che il
presidente, e tutte le forze politiche, sapranno fugare ogni dubbio sulla
linearità a correttezza con cui e’ stata portata avanti quest’importante
iniziativa, che non è una rivendicazione di parte ma una difesa autentica
dell’Autonomia”.